Sant’Eusebio, la festa di sant’Antonio parte dai migranti

Le celebrazioni aperte con un pranzo comunitario con gli «amici stranieri». La benedizione degli animali e i richiami alla Laudato si’. La conclusione domenica 21 gennaio, con la visita della Chiesa e dell’Esquilino

Arabi, cinesi, rumeni e peruviani a tavola, fianco a fianco, ieri, domenica 14 gennaio, nella parrocchia di Sant’Eusebio, nella Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. In 50 si sono ritrovati nei locali della comunità dell’Esquilino. Il pranzo con «gli amici stranieri» è stato il primo momento dei festeggiamenti per sant’Antonio abate. Iniziative che dureranno una settimana, fino a domenica 21 gennaio, tra le quali, anche quest’anno, è previsto un evento che si ripete da secoli: la benedizione degli animali, legati alla figura del santo patrono, che, si narra, visse con alcuni di loro nel deserto. 

Tradizione consolidata, nei primi anni del ‘900, nella piazzetta davanti alla parrocchia, in cui cani e gatti molto spesso accompagnano i loro padroni. Così «non è strano vederli alle Messe domenicali – racconta il parroco, don Sandro Bonicalzi -. È diventata una cosa normale e accettata dalla gente che ci sia qualche animale durante la celebrazione liturgica. Ogni padrone tiene con sé il proprio. Oggi gli animali sono sempre più importanti nella vita di tante persone, in particolare come compagnia per gli anziani». E il sacerdote è il primo a non infastidirsi per la loro presenza. «Si riesce a celebrare con tranquillità, perché sono anche molto educati. Ogni tanto qualche cane abbaia a un altro, ma lo pensiamo come uno scambio di saluti», aggiunge, sorridendo.

Diversi i momenti, durante la settimana, in cui si svolgerà la benedizione degli animali. Il primo nel giorno della solennità di sant’Antonio abate, mercoledì 17 gennaio, alle 9.30, e poi alle 11.30. Negli anni passati erano presenti, e anche quest’anno sono attesi, non solo cani e gatti ma anche criceti, pappagalli e serpenti. Saranno ancora più numerosi e arriveranno da ogni parte della città, alle 18, per la Messa solenne del santo patrono, presieduta dal vescovo del settore Centro Gianrico Ruzza. Al termine, anche in questo caso, riceveranno la benedizione. «Cerchiamo di far sì che quest’attaccamento per gli animali sia legato a un aspetto più grande della realtà – sottolinea il parroco -. Per questo motivo, durante la settimana di celebrazioni, dedichiamo alcuni richiami alla “Laudato si’”, che è diventata un riferimento sia per l’accoglienza degli stranieri nella vita parrocchiale sia per il rispetto del creato».

In quest’ottica, sabato, alle 11, nei locali parrocchiali si terrà un incontro sull’ecologia integrale, a cura della Commissione scientifica del concorso per le scuole del territorio. Momento conclusivo, domenica 21 gennaio: alle 10, sarà celebrata la Messa, al termine della quale si esibirà la banda musicale della Polizia locale di Roma Capitale, mentre alle 11.30 partirà la processione della statua del santo attorno a piazza Vittorio. Seguirà la benedizione, prima generale e poi uno per uno, degli animali sul sagrato della chiesa. Poco dopo saranno premiati quelli più belli in base alla categoria di appartenenza. Li valuterà una giuria composta da esperti. Si tratta di una novità di quest’anno nata dal «desiderio di molti di riconoscere questa bellezza». Infine, alle 16, l’ultima iniziativa in calendario, cioè la visita archeologica della chiesa e dell’Esquilino.

15 gennaio 2018