Sant’Andrea, una task force per le vittime di violenza

Attivato un percorso protetto finalizzato a garantire assistenza medica e psicologica, senza tralasciare gli aspetti relativi alla sicurezza e quelli medico-legali

All’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea è stato attivato un percorso dedicato alle vittime di violenza che rappresenterà il punto di accesso alla rete interdisciplinare e interistituzionale di aiuto rivolta a bambini e adulti che ricorrono al Pronto soccorso a seguito di maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali. Si tratta di un percorso protetto finalizzato primariamente a garantire assistenza medica e poi supporto psicologico, senza tralasciare aspetti relativi alla sicurezza e quelli medico legali. I pazienti verranno accompagnati nell’area dedicata ai “soggetti fragili”, al riparo da sguardi indiscreti, dove riceveranno le cure specialistiche, riducendo al minimo gli spostamenti e il numero di operatori coinvolti.

Verrà garantito il supporto da parte di assistenti sociali e di psicologi che spiegheranno loro tutte le fasi e le finalità degli accertamenti che stanno conducendo, dando anche l’opportunità di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. All’assistenza ospedaliera segue un follow-up medico e psico-sociale, grazie anche all’attivazione della rete di aiuto territoriale: con la dimissione ospedaliera, la vittima è affidata alla struttura più consona a garantire assistenza psicologica per la rielaborazione del trauma così come eventuale sostegno legale o di tutela rispetto a potenziali aggressioni.

Coordinati da un Pool d’intesa formato da medici e infermieri della direzione sanitaria del Sant’Andrea, le diverse figure e istituzioni coinvolte saranno inoltre chiamate a partecipare, sia come docenti che come discenti, ad un corso volto allo scambio reciproco di informazioni e finalizzato a tracciare un quadro completo e condiviso delle procedure da adottare per il supporto alle vittime.

 

6 aprile 2018