Sant’Andrea delle Fratte saluta padre Angelo Rossi

Il decano dei Padri Minimi di san Francesco di Paola si è spento all’età di 100 anni. Aveva professato la Regola nel 1936

Il decano dei Padri Minimi di san Francesco di Paola si è spento all’età di 100 anni. Aveva professato la Regola nel 1936

Un maestro di fede indimenticabile, capace di testimoniare già con il suo silenzio perché fatto di ascolto autentico. Così è stato ricordato ieri, 5 luglio, padre Angelo Rossi, decano dei Padri Minimi di san Francesco di Paola e deceduto lunedì sera all’età di 100 anni, nel corso della cerimonia funebre che ha avuto luogo alle 15.30 nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte. «Noi giovani religiosi – ha detto all’inizio delle esequie padre Francesco Trebisonda, parroco della comunità del rione Colonna – possiamo solo inchinarci con reverenza davanti a figure come quella di padre Angelo e imparare la perseveranza della vocazione».

A presiedere la celebrazione è stato
il cardinale Ennio Antonelli, titolare di Sant’Andrea delle Fratte, assente, invece, per precedenti impegni all’estero, il padre generale dell’Ordine dei Minimi, Francesco Marinelli che ha inviato un messaggio di vicinanza alla famiglia e alla comunità di padre Angelo definendolo «un religioso i cui anni avevano accresciuto la saggezza e la crescita in santità». Nel corso dell’omelia, padre Leonardo Messinese, vicario generale dei frati di San Francesco di Paola ha ricordato padre Angelo come «un uomo e un sacerdote buono e generoso che donava se stesso con l’attenzione vera alle persone, specie nel ministero della confessione» e che «come frate conventuale ha vissuto a pieno la dimensione della preghiera, nell’intimità, unita al sentirsi parte di una comunità religiosa, ogni comunità che ha abitato».

Padre Rossi aveva professato la Regola nel 1936 e dopo la professione solenne del 1939 e l’ordinazione sacerdotale del 1942, ha svolto da allora il suo apostolato in diverse comunità dell’ordine da Genova a Rimini, fino a Cagliari e poi a Roma, prima a Santa Maria della Luce e poi, dal 1980, a Sant’Andrea delle Fratte, dove è rimasto fino alla fine. «Padre Angelo – ha ricordato ancora Messinese – ringraziava costantemente per il dono di quella che definiva “una immeritata longevità” e ha speso i suoi anni, perfino gli ultimi finché la vista glielo ha consentito, anche nello studio della storia di cui era un grande appassionato».

Quindi, il religioso ha invitato a guardare alla morte «che per noi, oggi, non è una morte anonima ma ha il nome e il volto del nostro fratello» non come ad una mancanza o un vuoto «ma ponendoci da una posizione diversa: quella di chi sa che al dolore per il distacco fa seguito la gioia del ricordo» perché «padre Angelo continuerà ad essere presente nella nostra realtà e ci guiderà con la preghiera».

Padre Messinese ha poi ricordato di come ogni anno, anche questo, padre Angelo «aspettasse con trepidazione il tempo delle vacanze estive che trascorreva in famiglia, cui era molto legato» e, ancora, delle idee che si erano abbozzate in comunità «per festeggiare gli ormai prossimi 75 anni di sacerdozio». Infine, commosso, il religioso ha assicurato al confratello «l’accompagnamento costante nel ricordo e nella preghiera». Padre Angelo Rossi riposerà nella cappella dell’Ordine dei Minimi presso il cimitero del Verano secondo il desiderio che aveva espresso negli ultimi anni sia alla comunità che ai familiari.

 

6 luglio 2017