Santa Sede: nel 2015 un disavanzo di 12,4 milioni di euro

Presentato il Rendiconto annuale, visionato dal Papa: il primo in conformità con le Politiche vaticane di financial management approvate da Francesco

Presentato il Rendiconto annuale consolidato, visionato dal Papa: il primo in conformità con le Politiche vaticane di financial management approvate da Francesco

12,4 milioni di euro. A tanto ammonta il disavanzo registrato nel 2015 dalla Santa Sede. Lo ha reso noto sabato 4 marzo la Sala stampa vaticana, attraverso il Rendiconto annuale consolidato 2015 della Santa Sede, dello Stato della Città del Vaticano e degli Enti ad essi collegati. Il Rendiconto è stato visionato dal Papa e rappresenta la prima informativa finanziaria predisposta in conformità con le Politiche vaticane di financial management (Vfmp), approvate da Francesco il 24 ottobre 2014, basate sui principi contabili internazionali per il settore pubblico (Ipsas).

«Le principali voci di entrata per il 2015, in aggiunta ai rendimenti degli investimenti – spiegano dalla Sala stampa – si riferiscono ai contributi relativi al Canone 1271 del Codice di Diritto Canonico (euro 24 milioni) e ai contributi dall’Istituto per le Opere di Religione (euro 50 milioni)». Al contrario, come sempre «la voce di spesa più significativa della Santa Sede si riferisce al costo del personale». Il Governatorato della Città del Vaticano per il 2015 ha registrato però «un surplus di 59,9 milioni di euro, principalmente dovuto alle entrate derivanti dalle attività culturali, in particolar modo quelle collegate ai Musei».

Se dunque è vero che il percorso verso la piena applicazione delle Politiche vaticane di financial management volute dal Papa è «saldamente in corso», è vero anche che «sarà necessario qualche anno per il completamento di questo processo e per l’attuazione di una revisione contabile completa». Il Rendiconto annuale consolidato 2015 rappresenta «un passo importante sia per le riforme economiche che per il percorso di adozione delle nuove politiche, le quali stanno ben procedendo», perché «consentono di migliorare la qualità e la trasparenza delle informazioni finanziarie oltre ad accrescere il rigore nelle procedure di reporting e di controllo finanziario».

Dal Vaticano informano, ancora, che «un importante progresso è stato realizzato nell’ambito del processo di predisposizione del budget. Il budget 2017 è stato presentato al Consiglio per l’Economia, per la prima volta, prima dell’inizio del nuovo anno solare, e ne ha raccomandato l’approvazione. Questo permetterà di attuare un ulteriore controllo sulla verifica delle spese, attraverso il monitoraggio continuo dei risultati in corso rispetto ai piani finanziari approvati».

6 marzo 2017