Santa Sede e Italia, siglata convenzione in materia fiscale

Firmato da monsignor Gallagher e dal ministro Padoan l’accordo che disciplina lo scambio di informazioni tra i due Stati

Firmato da monsignor Gallagher e dal ministro Padoan l’accordo che disciplina lo scambio di informazioni tra i due Stati, disciplinando la collaborazione

Sottoscritta oggi, mercoledì 1° aprile, presso la Segreteria di Stato in Vaticano la Convenzione tra la Santa Sede e il Governo italiano in materia fiscale, firmata da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, da parte della Santa Sede, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, da parte italiana.

A darne notizia è la Sala Stampa vaticana, in una nota che informa che «le riforme introdotte a partire dal 2010 e la creazione presso la Santa Sede di istituzioni con specifiche competenze in materia economica e finanziaria consentono oggi la piena cooperazione amministrativa anche ai fini fiscali». L’Italia, si legge nel testo, «è il primo Paese con cui la Santa Sede sottoscrive un accordo che disciplina lo scambio di informazioni. In linea con il processo in atto verso l’affermazione a livello globale della trasparenza nel campo delle relazioni finanziarie, la Convenzione – prosegue la nota della Sala stampa – recepisce il più aggiornato standard internazionale in materia di scambio di informazioni (articolo 26 del Modello Ocse) per disciplinare la cooperazione tra le autorità competenti delle due Parti contraenti».

Lo scambio d’informazioni, rendono noto dal Vaticano, riguarderà i periodi d’imposta a partire dal 1° gennaio 2009. A partire dalla data di entrata in vigore, «la Convenzione consentirà il pieno adempimento, con modalità semplificate, degli obblighi fiscali relativi alle attività finanziarie detenute presso enti che svolgono attività finanziaria nella Santa Sede da alcune persone fisiche e giuridiche fiscalmente residenti in Italia. Gli stessi soggetti potranno accedere a una procedura di regolarizzazione delle stesse attività, con i medesimi effetti stabiliti dalla legge n. 186/2014».

Ancora, la Convenzione attua «quanto previsto dal Trattato del Laterano relativamente all’esenzione dalle imposte per gli immobili della Santa Sede indicati nello stesso Trattato». Infine, «è integrato nella Convenzione lo Scambio di note del luglio 2007 tra il Ministero degli Affari Esteri e la Segreteria di Stato, che prevede – conclude il testo – la notifica per via diplomatica degli atti tributari ad enti della Santa Sede». 

1° aprile 2015