Santa Maria Consolatrice ricorda Benedetto XVI

Il 19 marzo la Messa con monsignor Gänswein, quindi la benedizione di una lapide commemorativa. Il parroco don Lani: «Legame affettivo e storico con Ratzinger»

La sua «casa romana», la parrocchia di Santa Maria Consolatrice, ricorda Papa Benedetto XVI, che ne era cardinale titolare. Domenica prossima, 19 marzo, il suo segretario monsignor Georg Gänswein presiederà la Messa delle 10, al termine della quale verrà scoperta e benedetta una lapide commemorativa. In ricordo di quel legame speciale del Papa con la “sua” parrocchia, la prima che visitò da pontefice, il 18 dicembre 2005, dopo averla visitata molte volte da cardinale titolare.

«Questa mia visita a Santa Maria Consolatrice, prima parrocchia romana in cui mi reco da quando il Signore ha voluto chiamarmi ad essere vescovo di Roma, è per me in un senso molto vero e concreto un ritorno a casa – aveva detto in quell’occasione Bendetto XVI -. Mi ricordo molto bene di quel 15 ottobre 1977, quando presi possesso di questa mia chiesa titolare. Da allora in poi il nostro reciproco legame è divenuto progressivamente più forte, più profondo. Un legame di affetto e di amicizia, che ha realmente riscaldato il mio cuore e lo riscalda anche oggi». Di questo legame farà memoria, da domenica 19 marzo, la targa commemorativa che sarà benedetta da don Georg, che in quell’occasione consegnerà alla comunità di Casal Bertone anche una talare appartenuta a Benedetto XVI.

Il parroco don Luigi Lani ricorda il «rapporto di affetto» tra la parrocchia e Papa Benedetto, manifestato anche attraverso i «numerosi doni che ci ha voluto fare, e che presto troveranno spazio in una stanza che allestiremo come una sorta di museo a lui dedicato. Ci sarà senz’altro la talare che ci verrà donata domenica 19 marzo – assicura -. Nel giorno di san Giuseppe di diversi anni fa fece recapitare anche un cero votivo da accendere a Maria Consolatrice. Inoltre ci ha regalato un bellissimo calice e una pisside, alcuni libri e pregiate pubblicazioni. Un anno, a Natale – ricorda -, donò una somma per la Caritas parrocchiale. Sono piccoli gesti ma segno di una grande attenzione».

Nella stanza allestita a museo verranno esposte anche le numerose foto che già sono in bella mostra nel corridoio della parrocchia, e che ricordano le tante occasioni in cui il cardinale Ratzinger andava a Santa Maria Consolatrice. «Davvero questa era la sua casa romana – sottolinea il parroco -. Con la fortuna di stare a Roma, da cardinale titolare era spesso qui per le cresime, le processioni, la festa patronale. Talvolta veniva semplicemente a cena. Aveva una grande familiarità con questa comunità, che ha sempre ricordato con affetto e nostalgia – rileva -. Qui tanti parrocchiani, soprattutto quelli tra i 50 e i 60 anni, lo ricordano attraverso vari episodi. A Natale, ad esempio, veniva e portava i dolcetti della Baviera. Quando celebrava, in sacrestia, si fermava sempre a parlare con i ministranti, chiedendo loro come si chiamavano e informandosi su come andavano a scuola. Tante persone hanno del Papa emerito un ricordo vivo, commosso».

Don Lani, che all’epoca non era parroco a Casal Bertone, ricorda il suo personale incontro con Ratzinger, quando già era Papa emerito: un dialogo nei Giardini Vaticani, davanti alla Grotta di Lourdes. «Fu un momento breve ma intenso, durante il quale mi ribadì che sentiva Santa Maria Consolatrice come la sua casa», le sue parole. Tra fine dicembre e inizio gennaio, numerosi sono stati nella comunità i momenti di preghiera dedicati a Benedetto XVI. «Non appena abbiamo appreso la notizia della sua morte, la mattina del 31 dicembre scorso – ricorda – abbiamo recitato il Rosario. La chiesa era gremita, nonostante fosse un giorno festivo. In occasione dei funerali abbiamo allestito dei maxischermi nel teatro parrocchiale. La presenza di padre Georg è ancora attestazione di affetto e di preghiera nei confronti di Papa Benedetto, per ringraziare dei doni che ci ha fatto e che continua a fare».

15 marzo 2023