Santa Francesca Romana, «donna dalla grazia eroica»

Il cardinale De Donatis ha presieduto la Messa solenne nel monastero delle Oblate, a Tor de’ Specchi. «Lo Spirito Santo ha potuto agire in lei e con lei»

In fila in via del Teatro di Marcello dalla prime ore del mattino per manifestare la devozione a santa Francesca Romana, compatrona di Roma con i santi Pietro e Paolo e Filippo Neri. Tantissimi i cittadini e i turisti che sabato mattina hanno visitato il monastero delle oblate di Tor de’ Specchi e la chiesa di Santa Annunziata accessibili al pubblico solo il 9 marzo di ogni anno in occasione della solennità della prima donna italiana santa dal tempo di Caterina da Siena e prima cittadina romana ad ottenere gli onori degli altari.

Una «donna dalla grazia eroica», l’ha definita il cardinale vicario Angelo De Donatis che ha presieduto la Messa solenne nel monastero delle Oblate, congregazione fondata da santa Francesca Romana nel 1433. Cresciuta in uno dei periodi più bui di Roma, in una città devastata dagli assedi, dalla peste, dalla carestia e dallo scisma d’Oriente, Francesca Bussa de’ Leoni si distinse per le sue opere di misericordia corporale e spirituale. Secondo Maria Maddalena di Anguillara, superiora delle Oblate di Tor de’ Specchi che ne scrisse la biografia, portava sollievo agli afflitti, placava gli animi degli inquieti, riconciliava i nemici mettendo a tacere odi, rancori e vendette già meditate e premeditate.

«Non bisogna rimanere sordi al grido dei sofferenti», ha detto il cardinale durante l’omelia. In questa Quaresima, ha aggiunto, «la Chiesa è chiamata ad intraprendere un cammino di riconciliazione». Quindi il porporato ha guardato alla figura della santa: la fede ha aperto Francesca «ai doni di Dio. La forza e lo Spirito di Dio l’hanno trasformata profondamente nei sentimenti, nei pensieri e nei desideri, arrivando a fare delle sue mani strumenti di guarigione e di salvezza». Le azioni da lei compiute nel contesto in cui è vissuta si spiegano solo perché «lo Spirito Santo ha potuto agire in lei e con lei». Una chiamata che non era riservata a lei sola. Rivolgendosi ai fedeli che gremivano la chiesa dell’Annunziata il porporato ha chiesto: «E noi? Solo lei fu chiamata a vivere da santa secondo lo Spirito Santo? No. Mettendo al centro delle nostre azioni il prossimo possiamo fare questa esperienza di santità ma siamo bloccati perché non decentrati da noi stessi. Le occasioni per essere sale e luce non ci mancano e oggi più che mai abbiamo bisogno di concretezza». Molteplici le opportunità per aiutare il prossimo in difficoltà, ha osservato il cardinale. Sono necessari gesti concreti fatti con «tanta libertà e creatività», seguendo l’esempio di santa Francesca Romana, che inventò una nuova forma di vita religiosa e fu «generatrice di cose mai viste prima».

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Padre Luigi Tiana, procuratore generale della Confederazione Benedettina, ha evidenziato che Tor de’ Specchi è «un luogo mistico» visitato nei secoli da numerosi santi come Filippo Neri, Camillo De Lellis, Francesco di Sales e Giovanni Bosco, per citarne alcuni. Tanti anche i pontefici che si sono recati in via del Teatro di Marcello. «Una moltitudine di uomini e donne hanno visitato questo posto – ha ricordato -; hanno sostato qui in preghiera per attingere forza e spiritualità dalla grande compatrona di Roma». Il luogo più suggestivo del monastero delle oblate anche per il cardinale vicario è l’oratorio quattrocentesco, chiamato dalla comunità monastica “Chiesa Vecchia”. Una stanza di modeste dimensioni con affreschi importanti che coprono completamente le quattro pareti. Le scene narrano la vita e le opere di santa Francesca dettagliatamente descritte da testi didascalici in volgare quattrocentesco romano. «La bellezza dei colori dell’impianto scenico e l’intensità delle rappresentazioni non lasciano indifferenti», ha concluso De Donatis.

Alla celebrazione hanno partecipato numerosi sacerdoti tra i quali dom Roberto Dotta, abate di San Paolo Fuori le Mura. Presente anche l’archimandrita Symeon Katsinas dell’arcidiocesi ortodossa d’Italia.

11 marzo 2019