San Giovanni, il 13 dicembre apre la Porta Santa

Alle 9.30 il rito con il pontefice. Lo seguirà il Consiglio episcopale, il Capitolo, i penitenzieri, sei sacerdoti, un dicono e 15 laici

Alle 9.30 il rito con il pontefice. Lo seguirà il Consiglio episcopale, il Capitolo, i penitenzieri, sei sacerdoti, un dicono e 15 laici

Il gesto del varcare la Porta santa caratterizza ogni Giubileo perché evoca il passaggio che il cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia, il pellegrinaggio «fino alla meta agognata» della misericordia. E la Porta Santa, come scriveva Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, sarà «a Roma e in ogni altro luogo». Anche i detenuti, infatti, si legge nel documento, «nelle cappelle delle carceri… e ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre» potranno vivere questo segno come «il passaggio della Porta Santa».

A conferma di questo, e per la prima volta nella storia, papa Francesco ha dato il via ufficiale al Giubileo in un luogo lontano da Roma aprendo la Porta Santa della cattedrale di Notre Dame di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, lo scorso 29 settembre. La prossima tappa sarà l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione che quest’anno coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, quando papa Francesco aprirà la Porta santa della basilica di San Pietro, alle 9.30.

Seguirà quella della Porta santa di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, che il Santo Padre varcherà il 13 dicembre (terza domenica d’Avvento), alle 9.30. Una volta giunto di fronte alla Porta santa Francesco la aprirà spingendola con le mani – l’antico gesto dei tre colpi di martelletto è stato abolito in occasione del Grande Giubileo del 2000 – e la varcherà con il libro dei Vangeli. Lo seguirà la delegazione composta dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vicegerente Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari (compresi gli emeriti), dal Capitolo lateranense e dai padri penitenzieri.

Quindi varcheranno la Porta santa sei sacerdoti della diocesi di Roma, un diacono e quindici laici. Tutti seguiranno in processione il Pontefice che attraverserà la navata centrale della basilica fino alla Cattedra. Qui dismetterà il piviale e indosserà la casula per la celebrazione eucaristica che seguirà la liturgia del giorno. Ad animarla la Cappella musicale pontificia Sistina e il Coro della diocesi di Roma. Per quel giorno, l’Ufficio liturgico diocesano ha comunicato che «i sacerdoti potranno concelebrare limitatamente alla disponibilità dei posti assegnati dall’Ufficio celebrazioni».

I parroci, o un loro delegato, potranno ritirare il biglietto in Vicariato, all’Ufficio liturgico (stanza 42, secondo piano), solo mercoledì 9, dalle 8.30 alle 13. Una volta distribuiti i biglietti ai parroci, «i rimanenti saranno messi a disposizione degli altri sacerdoti e si potranno ritirare nei giorni di giovedì 10 e venerdì 11, sempre dalle 8.30 alle 13». I fedeli laici che vorranno partecipare potranno chiedere i biglietti (obbligatori e gratuiti) alla Prefettura della Casa Pontificia (fax: 06.6988 5863). Sempre domenica 13 dicembre, alle 10.30, il cardinale James Harvey, delegato del Santo Padre, aprirà la Porta santa di San Paolo fuori le Mura e nello stesso giorno ogni vescovo aprirà quella della propria cattedrale. Infine il 1° gennaio Papa Francesco varcherà quella di Santa Maria Maggiore e celebrerà la Messa alle 17.

7 dicembre 2015