Salvatoriani: nuova sede per l’Istituto per la formazione

La struttura, a Tor De Cenci, intitolata a “San Giovanni Paolo II”. Il presidente Luparia: attenzione a vocazione e sacerdozio ma anche a famiglia, giustizia e lavoro

Corsi formativi e prossimità. Questa la mission dell’Istituto per la formazione speciale (Ifs) intitolato a “San Giovanni Paolo II, vescovo di Roma”, dell’Apostolato Accademico Salvatoriano, che sabato 22 ottobre ha inaugurato la nuova sede e la nuova presidenza a largo Lido Duranti, nel quartiere Tor De Cenci. Una data non casuale: la memoria liturgica proprio del pontefice polacco.

Apostolato e Istituto, nati rispettivamente nel 1994 e nel 2008, in realtà sono già presenti da molti anni nel quartiere a sud di Roma, dopo la prima esperienza al Divino Amore, quando la denominazione era di “Istituto di alta formazione vocazionale”. «Abbiamo raccolto l’invito del Vicariato a non perdere l’attuale sede, ma anzi ad allargarci», spiega Marco Ermes Luparia, diacono permanente della diocesi, presidente e fondatore dell’Apostolato Accademico Salvatoriano, che è psicoterapeuta. Proprio Luparia, insieme al figlio Damiano, direttore dell’Istituto, coach e trainer dei corsi, spiegano le attività e le finalità. «Venendo in questo territorio abbiamo allargato lo sguardo, capendo la necessità di occuparci non solo di vocazione e sacerdozio ma anche e soprattutto di famiglia, giustizia e lavoro» e di prossimità nei confronti dei disagi delle persone. L’Ifs, infatti, promuove eventi formativi e informativi incentrati sulle emergenze sociali attuali: da qui l’offerta di corsi e seminari «sulla psicologia vocazionale e pastorale; sull’antropologia prenatale; su comunicazione e Public speaking; su bullismo e affettività», racconta Marco Luparia. La vicinanza e l’aiuto a chi ha bisogno, invece, arrivano con «i servizi di psicoterapia individuale, di coppia o familiare – sottolinea il diacono – ma anche per adolescenti e bambini, e con la mediazione familiare».

Negli anni sono state migliaia le persone aiutate dall’Istituto. «La privacy – raccontano i due – conta molto in questo settore e chi abita qui vicino difficilmente viene, perché conosce personalmente molti di noi, però abbiamo sempre avuto un riscontro importante dal resto della città: vengono persone da tutta Roma. Ogni anno diamo migliaia di ore di ascolto». L’attività dell’Istituto si svolge ogni giorno infatti con un team di nove psicoterapeuti, un pool di legali e alcuni consulenti che intervengono da remoto o al bisogno per i settori più disparati: «Un logopedista, un osteopata, un dietologo e così via. Io – racconta il presidente Luparia – intervengo al primo colloquio e poi affido le persone ai professionisti del settore di intervento». Consulenze e sedute sono a pagamento, precisa il presidente, «e questo ci permette di sopravvivere, ma anche di poter attingere alla cassa dell’Istituto quando si presentano casi di persone meno abbienti che non potrebbero permettersi di pagare».

Le attività dell’Istituto salvatoriano «sono rivolte a tutti – precisa ancora il diacono – ma la maggior parte sono adulti o comunque persone di una certa età». La formazione, invece, anche in modalità remota, «è concentrata non solo su sacerdoti, seminaristi, religiose e religiosi ma alcune volte è anche per le scuole», come in un recente incontro all’Istituto Nistri, sempre nella zona di Tor de Cenci. «Cerchiamo di essere – spiega Luparia – all’interno del mondo e delle sue sofferenze con la nostra esperienza, la professionalità, la fede, la carità e la ricerca sempre del bene per il prossimo».

24 ottobre 2022