Safer Internet Day: Save the Children lancia la campagna “Lo hai mai fatto?”

L’obiettivo: imparare a riconoscere le forme di violenza più diffuse nelle relazioni di coppia tra adolescenti e promuovere comportamenti alternativi

Ragazzi e ragazze sempre più protagonisti dell’ambiente digitale, nel quale tuttavia agiscono con forza gli stessi stereotipi di genere del mondo fisico, fino a farne un terreno fertile per comportamenti violenti. È dedicata a loro la consultazione promossa in rete dal Movimento Giovani per Save the Children, che ha coinvolto 902 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 25 anni in Italia. E i dati confermano la continuità della violenza di genere nei confronti delle ragazze ma anche la violenza di genere online nelle relazioni di coppia tra giovani e adolescenti.

Dai dati emerge che sebbene la gran parte dei partecipanti associ i rapporti di coppia a valori come comprensione, sincerità, complicità, rispetto e fiducia, il 42,2% del totale dei partecipanti riferisce di avere avuto un’amica/o che ha vissuto una qualche forma di violenza online nella relazione, soprattutto rispetto alla sfera del controllo personale.  Tra i comportamenti ritenuti più frequenti ci sono la creazione di un profilo social fake per controllare il/la partner (73,4%), le telefonate/invio di messaggi insistenti per sapere dove si trova e con chi è (62,5%), il controllo degli spostamenti e delle persone con cui si trova (57%), l’impedire al/alla partner di accettare delle persone tra le amicizie sui social (56,2%), ma anche  il fare pressioni affinché il/la partner invii sue foto sessualmente esplicite (55,1%) o minacciare la diffusione di informazioni, foto o video imbarazzanti (40,6%). Oltre alla sfera del controllo, poi, le situazioni di abuso o violenza online all’interno di una coppia possono riguardare anche i comportamenti volti a danneggiare la reputazione o violare la privacy del/della partner, o quelli aggressivi, che includono minacce e umiliazioni, o pressioni per ottenere forzosamente il consenso ad attività sessuali indesiderate.

smartphoneComportamenti abusivi e di controllo mediati dalle tecnologie digitali e dai social media rischiano di essere “normalizzati” e scambiati per forme di amore, ma possono essere di fatto vere e proprie forme di violenza agite all’interno della coppia e nel suo contesto sociale. Nasce da questa consapevolezza la campagna di sensibilizzazione “Lo hai mai fatto?” contro la violenza di genere online tra adolescenti, ideata e realizzata dalle ragazze e dai ragazzi del Movimento Giovani per Save the Children, lanciata oggi, 3 febbraio, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza in rete (Safer Internet Day 2023), il 7 febbraio. Un’iniziativa all’insegna del coinvolgimento attivo tra coetanei, nata dalla partecipazione delle ragazze e dei ragazzi dei gruppi SottoSopra di Venezia e Reggio Calabria del Movimento al progetto europeo DATE (Developing Approaches and Tools to End Online Teen Dating Violence) nel 2021 e 2022, finanziata dall’Ue nell’ambito del programma Rights Equality and Citizenship, e realizzata in Italia in collaborazione con il Centro Studi Erickson.

videochiamate ragazzi, giovani studenti, smartphoneL’importanza del ruolo dei coetanei per promuovere relazioni di coppia che escludano la violenza online è confermato dalle ragazze e dai ragazzi stessi che risposto alla consultazione. Più di 7 su 10 si rivolgerebbero ad amici/e se fossero vittime di violenza on-line, mentre la fiducia nei confronti dei genitori o di fratelli e sorelle si attesta rispettivamente al 33% e al 30%. Se è comunque consistente anche la volontà di rivolgersi alle le forze di polizia (25,5%), sono invece pochi gli intervistati che si rivolgerebbero a un insegnante (7,6%). Con questa campagna, afferma Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children – le ragazze e i ragazzi si rendono protagonisti di un’azione di sensibilizzazione sull’importanza di riconoscere la violenza insita in alcuni comportamenti che possono altrimenti apparire “normali” o tipici del mondo online, ma non lo sono affatto. La pretesa di controllare in ogni momento spostamenti, abbigliamento, contatti e amicizie, o la violazione della privacy e il ricatto delle immagini intime sono forme di violenza che colpiscono soprattutto le ragazze – prosegue -. È necessario che gli adulti così come gli adolescenti acquisiscano piena consapevolezza di questi comportamenti, senza minimizzarli». Per questo motivo, «è importante promuovere percorsi di sensibilizzazione rivolti ai genitori, così come integrare nei programmi scolastici l’educazione all’affettività e una formazione specifica per docenti e studenti sull’utilizzo responsabile ed etico degli strumenti digitali anche nelle relazioni di coppia. Ogni scuola – aggiunge ancora Milano – dovrebbe poi coinvolgere gli studenti nella costruzione attiva di procedure interne per proteggere ragazzi e ragazze dalla violenza di genere agita sia nel mondo reale che in quello on-line».

La campagna – ispirata al gioco sociale “Hai mai (Never Have I Ever)” molto diffuso tra gli adolescenti – sarà attiva sui canali social Istagram e Facebook e su TikTok dove darà vita ad una sfida virtuale partecipata (“this or that challenge”) che contrappone i comportamenti violenti di genere comunemente agiti online tra gli adolescenti a opzioni alternative in positivo, come avviene anche nel video simbolico della campagna diffuso oggi. Previsti anche poster stampabili e utilizzabili nelle scuole, biblioteche e centri di aggregazione. Al fianco di Save the Children per il lancio di #lohaimaifatto anche RDS Next, l’innovativa social radio dedicata alle generazioni millennials, A e Alpha, che dedicherà alcuni spazi di approfondimento alla promozione e ai contenuti dell’iniziativa.

3 febbraio 2023