Sacerdoti stranieri nelle diocesi del Lazio: il primo Raduno regionale

Il 2 ottobre nell’Aula Magna del Pontificio Collegio Urbano. Padre Albanese (Centro missionario diocesano Roma): «La missione è anzitutto un movimento reciproco»

Aiutare i sacerdoti stranieri che svolgono un servizio pastorale nelle Chiese del Lazio a «prendere maggiore coscienza del loro contributo alla cooperazione missionaria tra le Chiese». Questo l’obiettivo del primo Raduno regionale dei sacerdoti stranieri che svolgono un servizio pastorale nelle diocesi del Lazio, promosso da Missio Lazio – Commissione regionale per l’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazione missionaria. L’appuntamento è per il 2 ottobre, dalle 9 alle 16.30, nell’Aula Magna del Pontificio Collegio Urbano, a  Roma (campus dell’Università Urbaniana, via Urbano VIII, 16).

A spiegarne il senso è il vescovo Vincenzo Viva (Albano), presidente della Commissione, in una lettera indirizzata ai membri della Conferenza episcopale laziale e ai direttori degli Uffici diocesani per la cooperazione missionaria (Cmd) delle diocesi del Lazio. I sacerdoti stranieri impegnati nelle nostre comunità, riflette il presule, «sono portatori di una specifica cultura ed esperienza ecclesiale, che merita di essere valorizzata, e allo stesso tempo hanno bisogno di essere sostenuti nella loro identità e missione, ravvivando le motivazioni della loro presenza nelle diocesi italiane». Di qui la convocazione del raduno, aperto a tutti i sacerdoti stranieri, diocesani e religiosi, che svolgono un servizio pastorale nelle diocesi del Lazio, quelli in convenzione per il servizio pastorale come quelli arrivati per motivi di studio o incardinati. «L’incontro – precisa Viva – si svolgerà in uno stile sinodale». È indispensabile però l’iscrizione, attraverso il QR-Code pubblicato sulla locandina allegata alla lettera o o direttamente online. «La cooperazione missionaria – aggiunge – ha ancora da offrire e maturare frutti positivi per l’evangelizzazione della nostra regione».

Dal Centro misisonario diocesano di Roma anche il direttore padre Giulio Albanese rinnova l’invito alla partecipazione. «Si tratta – afferma – di un appuntamento significativo, perché la missione è anzitutto un movimento reciproco, gli uni verso gli altri».

5 settembre 2023