Saccheggiato il seminario cattolico di Kiev

Il racconto del vescovo Kryvytsky su Facebook: «Incredibile che tutti siano rimasti vivi». Trafugato anche il calice che aveva utilizzato Giovanni Paolo II in una Messa, nella visita apostolica del 2001

L’annuncio l’ha dato ieri, 10 aprile, il vescovo della diocesi cattolica latina di Kiev Vitalii Kryvytsky: c’è anche il seminario teologico di Vorzel, nella regione di Kiev, tra i siti presi di mira durante i combattimenti che hanno interessato la zona. «I nostri sguardi sono tristi ma è incredibile che tutti siano rimasti vivi», scrive il presule, riferendo che i saccheggiatori hanno sfondato il cancello e sono entrati rubando e portando via tutto quello che poteva avere un certo valore, «dai condizionatori alle lavatrici, computer, router, attrezzature da cucina … Persino vecchie scarpe da ginnastica del padre rettore, con cui amava correre».

Preti e seminaristi sono stati derubati delle loro cose personali ma sono stati portati via anche alcuni oggetti liturgici, tra cui un calice che aveva utilizzato Giovanni Paolo II in una Messa, presieduta nel 2001, durante la sua visita apostolica nel Paese. Danneggiate anche diverse auto e alcuni locali, a motivo delle esplosioni che ci sono state, ma «ringraziamo il Dio Onnipotente» per aver preservato il seminario «da una distruzione maggiore. Ci vorrà tempo perché la vita del seminario torni di nuovo», le parole di Kryvytsky. La struttura infatti è priva di acqua, luce e gas. Ciò nonostante un gruppo di sacerdoti e il rettore hanno accettato di tornare per rimettere a posto il seminario il prima possibile.

«Grazie a tutti voi per il vostro coraggio e sacrificio!», scrive il vescovo, aggiungendo che sarà devoluto al seminario tutto il denaro raccolto nella Domenica delle Palme. «I fondi serviranno per ristrutturare i locali e rianimare la vita del seminario, per il bene della Chiesa. Perché l’Ucraina, che sarà ricostruita dopo la guerra, avrà bisogno anche di guide spirituali, sacerdoti. Pregate che il Signore chiami coloro che ha scelto a questo ministero speciale», l’esortazione.

11 aprile 2022