Russo (Cei): a Pasqua «riti e celebrazioni in sicurezza»

Il segretario generale ha presentato ai giornalisti il comunicato finale del Consiglio. «Il sistema sta funzionando, nel rispetto della salute di tutti»

I riti e le celebrazioni pasquali «continueranno a svolgersi in sicurezza, secondo le indicazioni condivise col governo, che dicono che il sistema sta funzionando, nel rispetto della salute di tutti». Lo ha assicurato il segretario generale della Cei Stefano Russo, presentando ai giornalisti questa mattina, 25 marzo, il comunicato finale della sessione primaverile del Consiglio permanente di vescovi italiani, conclusa ieri.

«Tutte le comunità parrocchiali – ha fatto notare Russo – hanno corrisposto alle indicazioni di sicurezza, dovute alla pandemia in corso, e hanno continuato a celebrare nel rispetto delle norme. I risultati sono stati molto incoraggianti». Per quanto riguarda i riti e le celebrazioni pasquali, le indicazioni, ha aggiunto, «riprendono quello che si è fatto in questi mesi. La Pasqua è un momento di incontro importante per la comunità cristiana. C’è una salute del corpo, che va curata, ma certamente va sostenuta anche dalla salute dello spirito».

Rispondendo ai giornalisti, il segretario Cei si è soffermato anche sul rapporto col governo ra: «È un dialogo, un confronto che inizia, nel segno della collaborazione nell’impegnarci, tutti insieme, ad uscire dalla crisi e a creare azioni che possano risollevare la vita del Paese, delle persone e delle famiglie – ha detto -. Ci sono stati più contatti con il presidente Draghi e con i membri del nuovo governo – ha precisato Russo – a partire dall’incontro per i Patti Lateranensi, che ci ha visto incontrarci e confrontarci per uno scambio di idee, sia con Draghi sia con i ministri del nuovo governo».

Ancora, nella conferenza stampa si è parlato del cammino di prossimità che ha visto impegnata in questi mesi la Chiesa italiana, «non solo attraverso la Caritas, ma attraverso tantissimi italiani che si fanno prossimi alle situazioni di difficoltà, verso le persone più deboli e colpite dalla crisi», le parole di Russo, che ha assicurato: «L’impegno della Chiesa italiana a favore delle persone svantaggiate continuerà, soprattutto riguardo alle famiglie che sono state maggiormente colpite dalla crisi. Dopo quelli dell’anno scorso, abbiamo deciso ulteriori stanziamenti straordinari per le situazioni di difficoltà. Da parte dei vescovi, nel Consiglio permanente, è arrivata la proposta di aiutarci tra comunità, affinché le diocesi che hanno minori difficoltà possano aiutare quelle che si trovano in una situazione di crisi più grave». Alla prossima Assemblea generale di maggio, poi, «verrà proposto uno stanziamento di 60 milioni di euro su tutto il territorio nazionale: saranno coinvolte tutte le diocesi,  nel segno della sinodalità».

25 marzo 2021