Roma, ViviCinema&Teatro nuovi carnet in vendita

Nuovi carnet in vendita per l’iniziativa ViviCinema&Teatro, ideata dal comune di Roma per promuovere la partecipazione alla vita culturale e valorizzare il settore cittadino dello spettacolo. Questa terza edizione -2023/2024 – ha visto un vero e proprio boom di richiesta tanto che il Campidoglio ha stanziato ulteriori 438.400 euro, che consentono la vendita di 6.850 nuovi carnet che prevedono sei ingressi ai cinema e tre ai teatri al prezzo convenzionato di 25 euro. Ad oggi a disposizione dei cittadini romani sono stati messi a disposizione circa 20mila carnet rispetto ai 9.300 dell’anno scorso e i 7.000 dell’edizione 2021/2022. «Il successo è legato senz’altro a una domanda diffusa di cultura, un bisogno al quale l’Amministrazione di Roma ha risposto anche con questa iniziativa, che mi auguro si traduca in un buon risultato per gli esercenti e i gestori delle sale», ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor.

Le nuove disponibilità possono essere acquistate da oggi, 4 gennaio, direttamente sulla piattaforma online fino alla mezzanotte del 15 gennaio 2024 (salvo esaurimento dei carnet disponibili). La vendita on line dei primi 12.500 carnet, avviata il 22 dicembre, si è esaurita in meno di 48 ore. Il provvedimento amplia così l’offerta promossa dall’assessorato alla Cultura di Roma capitale e dalla Camera di Commercio di Roma, realizzata in collaborazione con l’Associazione esercenti cinema del Lazio (Anec Lazio), l’Associazione teatri privati italiani (Atip) e l’Unione teatri di roma (Utr), portando a oltre un milione di euro (1.038.400 euro) il totale stanziato, che si aggiunge ai 200.000 euro destinati a sua volta dalla Camera di Commercio di Roma. «Riavvicinare le persone al cinema e al teatro e promuovere il consumo di cultura in un contesto di socializzazione erano del resto gli obiettivi centrali di questo nostro progetto, che abbiamo voluto potenziare e rendere ancora più accessibile, con il contributo della Camera di Commercio di Roma e l’adesione delle associazioni di categoria», ha spiegato Miguel Gotor.