Roma: la protesta dei trattori arriva a San Giovanni

Attese 1.500 persone e dieci mezzi agricoli il 9 febbraio alle 10 davanti alla basilica lateranense. Nessun corteo, solo presenza in piazza scortati dalle forze dell’ordine

I trattori arrivano a Roma. Attese 1.500 persone seguite da dieci mezzi agricoli che domani, 9 febbraio, alle 10 si raduneranno in piazza San Giovanni per dare vita alla prima manifestazione “romana” della protesta degli agricoltori. Numeri, questi, decisi grazie all’accordo tra la Questura e uno dei movimenti in lotta, “Riscatto agricolo”, dopo che l’idea iniziale di bloccare il Grande raccordo anulare è salta. L’intesa è arrivata dopo 48 ore di confronto, in ottemperanza con la linea dettata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha preteso un giusto «equilibrio» tra il diritto di manifestare e le esigenze di ordine pubblico.

Intanto il leader dell’altro gruppo “Agricoltori traditi”, l’ex forcone Danilo Calvani, ha fatto sapere che sono attesi migliaia di trattori provenienti da tutta Italia che si raduneranno alle porte della Capitale tra domenica e lunedì. A oggi sulla Nomentana, all’altezza del civico 1111, si è formato un presidio fisso in un terreno privato che sta vedendo aumentare il numero di mezzi e partecipanti. Come del resto anche le altre zone interessate come quelle di Torrimpietra, Fiano Romano, Capena e Cecchina. Diversi movimenti ma guidati dall’idea generale – secondo quanto si apprende – di arrivare al Circo Massimo.

Le proteste degli agricoltori in Italia, che seguono quelle iniziate dai colleghi francesi, si scagliano sul costo dei carburanti agricoli, l’Irpef in aumento, la concorrenza sui mercati internazionali con le produzioni in Paesi con leggi meno severe di quelle europee e soprattutto contro la sperequazione, cioè la differenza tra quanto viene pagato il prodotto all’agricoltore e il prezzo al dettaglio per il consumatore.

8 febbraio 2024