Roma Capitale: l’omaggio del Consiglio comunale alle Fosse Ardeatine

Negli 80 anni dell’eccidio, seduta straordinaria dell’assemblea capitolina nel Mausoleo, alla presenza di mille studenti che hanno partecipato al corteo promosso dal municipio VIII

Le Fosse Ardeatine rappresentano «un luogo di memoria e di lutto, ma anche un luogo che parla dei nostri valori». Una pagina della storia romana «di forte sofferenza», che racchiude un «aspetto vitale. In giorni di massimo terrore Roma divenne la Capitale della rinascita della nazione». Con la guerra che si combatte in varie parti del mondo, la Capitale d’Italia vuole «riprendersi questo ruolo». Sono le parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la seduta straordinaria dell’assemblea capitolina nel Mausoleo delle Fosse Ardeatine, svoltasi questa mattina, martedì 26 marzo, alla presenza di mille studenti di varie scuole romane che, nonostante la pioggia battente, hanno partecipato al corteo “335 semi che germogliano ancora”, promosso dal municipio VIII.

Aperta dall’Inno d’Italia, l’assise è stata organizzata per commemorare l’80° anniversario dell’eccidio. Il 24 marzo 1944 rappresenta infatti una data funesta per Roma. Le truppe naziste uccisero 335 uomini – civili, militari, prigionieri politici, ebrei -, nelle cave di tufo lungo la via Ardeatina. Furono fucilati a sangue freddo e i loro corpi gettati nelle grotte che da quel momento assunsero il nome evocativo di Fosse Ardeatine. Il massacro avvenne come rappresaglia per l’attentato partigiano del giorno precedente in via Rasella, dove 33 soldati tedeschi furono uccisi.

Quello delle Fosse Ardeatine è l’unico eccidio avvenuto all’interno di una grande città. Per Gualtieri, ha «segnato la storia di Roma» rigettando ogni tentativo di «revisionismo storico». Per il primo cittadino, faceva parte di «una strategia di terrore deliberata dei nazisti con la complicità dei fascisti. Assieme agli ebrei romani furono giustiziati romani di ogni provenienza e quartiere. Un rabbioso atto di repressione, per tenere sotto controllo la Capitale e togliere ossigeno ai partigiani».

Prima di scoprire una targa in memoria delle 335 vittime, Gualtieri ha ribadito che oltre alla commemorazione si vuole «pensare anche alle conquiste che nacquero da quell’evento doloroso. Qui lanciamo un ponte tra gli 80 anni della strage e gli 80 della Liberazione che celebreremo con la Festa tra il 23 e il 25 aprile».

Quella odierna è stata «la prima di altre sedute dell’assemblea capitolina fuori dall’Aula Giulio Cesare – ha affermato a margine della sessione la presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli -. Il Consiglio Comunale deve andare verso la città e quindi ci saranno altre iniziative come questa».  L’assemblea, alla quale hanno partecipato 39 consiglieri, ha votato all’unanimità un ordine del giorno che, tra le altre cose, impegna il sindaco e la giunta a «promuovere, soprattutto fra le nuove generazioni, la diffusione della conoscenza degli eventi storici e degli elevati valori morali connessi al culto della memoria dei caduti attraverso iniziative mirate alla valorizzazione della storia nazionale; a predisporre un progetto comune e specifico sui temi del ricordo e dell’antifascismo, da inserire nell’offerta formativa del Comune di Roma, per tutte le scuole presenti sul suo territorio».

Dal presidente di Anfim Francesco Albertelli, un monito «a chi vuole ridurre questo luogo a tour per turisti. Non lo possiamo accettare, è il luogo della memoria». Per il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, «abbiamo il dovere di custodire la memoria. La storia non si riscrive. Le parole vanno e vengono ma le Fosse Ardeatine restano».

26 marzo 2024