Rom, Salvini ai prefetti: superare il degrado e riaffermare la legalità

Dal Viminale la richiesta di una relazione sulla presenza degli insediamenti di rom, sinti e caminanti, con l’obiettivo di «definire strategie condivise»

«È prioritaria l’attività di prevenzione volta a contrastare l’insorgere di tali situazioni di degrado, pur essendo nel contempo essenziale, in presenza dei necessari presupposti, l’adozione di misure finalizzate alla riaffermazione della legalità». È quanto si legge nella circolare inviata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini ai prefetti per chiedere una relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti. In quest’ottica, «si rende urgente l’attivazione di un più strutturato sistema di ricognizione dei predetti insediamenti, nel rispetto dei diritti della persona, e di successivo monitoraggio per seguire l’evoluzione delle singole situazioni, al fine di poter acquisire – in maniera costante – utili elementi di conoscenza e valutazione –  prosegue il testo -. L’obiettivo è porre in essere mirati interventi “di sistema” attraverso cui promuovere – secondo un organico e coordinato insieme di iniziative – l’osservanza delle regole nonché condizioni di maggiore vivibilità dei contesti urbani, con ripercussioni positive sulla salubrità dell’ambiente».

Nella circolare del Viminale c’è anche il riferimento ai diversi interventi adottati dalle amministrazioni locali, «specie nel più recente periodo», per sgomberare le aree abusivamente occupate. In alcuni casi «sono state avviate anche misure finalizzate alla bonifica ambientale e alla riqualificazione dei luoghi, che possono rappresentare delle “buone prassi” a cui poter far riferimento. Il complessivo quadro conoscitivo di tali situazioni, tuttavia, appare ancora frammentato e disarticolato e necessita, pertanto, di un approfondimento ulteriore che evidenzi le reali connotazioni del fenomeno e le sue implicazioni su tutto il territorio nazionale». Di qui la richiesta ai prefetti di «porre in essere le opportune iniziative ed interlocuzioni in ambito locale per acquisire utili elementi di conoscenza, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali».

Questi, in particolare, gli aspetti specifici da mettere sotto la lente d’ingrandimento: «Tipologia di insediamenti (autorizzati, abusivi) e densità abitativa; condizioni (presenza di reti idriche, elettriche e fognarie, allacci abusivi); presenza di manufatti fissi e strutture mobili (roulotte, camper); pregressi incendi o altri episodi pregiudizievoli per l’incolumità pubblica; eventuali segnalazioni (da riportare con dati aggregati) riguardanti le condizioni dei minori, anche con riferimento alle situazioni di abbandono scolastico ovvero di coinvolgimento degli stessi in episodi pregiudizievoli in ragione dell’eta». I risultati della ricognizione – «da far pervenire entro quindici giorni all’Ufficio di Gabinetto» potranno costituire «una piattaforma di discussione in ambito locale per l’approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei sindaci». L’obiettivo, conclude Salvini, è quello di «definire strategie condivise, coinvolgendo anche le associazioni interessate e gli interlocutori non istituzionali, finalizzate al superamento delle situazioni di degrado singolarmente individuate e al ripristino delle condizioni di legalità, in caso di eventuali illegittimità riscontrate, caso per caso, anche nelle strutture autorizzate».

16 luglio 2019