Rinnovamento nello Spirito: in cammino, nel segno del servizio

Conclusa a Rimini la 46ª Conferenza nazionale animatori. Baturi (Cei): «Quattro raccomandazioni: responsabilità, unità, carisma e memoria». La Messa con Baturi

Si è conclusa ieri, domenica 11 dicembre, a Rimini la 46ª Conferenza nazionale animatori del Rinnovamento nello Spirito. Una tre giorni iniziata venerdì 9, al Palacongressi, che ha avuto come filo conduttore il versetto del Vangelo di Giovanni: «Mi ami tu?». Migliaia i partecipanti, ai quali, prima della Messa con cui si è concluso il Giubileo d’Oro del Rinnovamento in Italia, il 10 dicembre, l’arcivescovo Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, ha ricordato che «la vita è un cammino che non ha paura della novità. Questo sono venuto a dirvi nell’applicazione del Decreto generale di Papa Francesco riconoscendo in questa fase un atto di generosità lungimirante, poiché avere la possibilità di rinnovare le cariche, in accordo con la Conferenza episcopale italiana, significa guardare concretamente a ciò che ci attende».

Quattro le «raccomandazioni» del presule, per non  temere il cambiamento suggerito, «perché la regola è l’indicazione di un cammino da accogliere come un dono, non è solo una misura». Anzitutto, «la responsabilità, perché a ciascuno è affidato un compito affinché fiorisca il seme buono», quindi «l’unità: i processi elettorali sono il modo in cui ascoltiamo lo Spirito, non sono meccanismi aridi e asettici, siamo chiamati ad un di più di comunione». Ancora, «il carisma, in quanto si evangelizza per attrazione, ossia tramite ciò che conquista nella piena libertà»; infine «la memoria, che ci aiuta a costruire il futuro su basi solide, riconoscendo i maestri e coloro che hanno segnato la nostra esistenza».

Il documento in preparazione del rinnovo degli organismi pastorali di servizio per il quadriennio 2023-2026 – intitolato proprio “Mi ami tu?” (Gv 21, 16) – era stato illustrato nella seconda giornata della Conferenza dai membri del Comitato nazionale di servizio Carmela Romano, Rosario Sollazzo e Marcella Reni. Nell’ultima giornata poi la presentazione del calendario con le iniziative in programma per il 2023, a cura di Amabile Guzzo, direttore nazionale del RnS, e la relazione conclusiva del presidente nazionale Salvatore Martinez. «Resti fraterno l’amore tra noi al termine di questo mandato e all’inizio del prossimo. Muoviamoci ora, camminiamo», l’esortazione di Martinez, che ha offerto un “identikit” di chi sarà chiamato a servire nei prossimi organismi pastorali, che si rinnoveranno a primavera. «Un servitore – ha precisato – deve rivelarsi uno specialista nel dimostrare che sa amare, sant’Agostino ce lo insegna. Più si ama la Chiesa, più si avverte un’urgenza della pastoralità dei carismi e la necessità di rinnovarla, come figli». Quindi ha aggiunto: «”Fare” è il verbo del pastore, l’amore del Cristo è ciò che spinge il servo. Ecco uno splendido “autoritratto” del servo e, dunque, dei nostri nuovi responsabili».

12 dicembre 2022