Riforma della scuola, il questionario dell’Age

Sulle pagine web dell’Associazione italiana genitori l’indagine dedicata alle linee guida proposte dal governo Renzi. A fare da filo conduttore, l’esigenza di una alleanza educativa fondata sulla «collaborazione delle parti»

On line su www.age.it il questionario proposto dall’Associazione italiana genitori a tutte le famiglie, dedicato alle linee guida della riforma della scuola proposta dal governo Renzi. L’elaborazione dei dati del questionario “La Buona Scuola” «restituirà la fotografia delle proposte dei genitori che l’Age presenterà ufficialmente al ministero dell’Istruzione, consegnandole al ministro Giannini», spiega il presidente Fabrizio Azzolini. L’obiettivo: approfondire alcuni temi della riforma più vicini agli interessi e alle aspettative di famiglie e studenti. Per Azzolini infatti la riforma non deve solo «dare soluzione doverosa al precariato degli insegnanti» ma deve «perseguire il miglioramento dell’azione educativo-formativa della scuola». Il raggiungimento, insomma, di quella “Buona Scuola” possibile solo «se le leggi e i decreti precedenti in tema di governo della scuola saranno parte integrante della riforma: dall’autonomia alla Carta dei servizi scolastici, dal Forum delle associazioni dei genitori al Patto di corresponsabilità educativa e allo Statuto degli studenti e delle studentesse».
Gli organi collegiali nella scuola dell’autonomia, la qualità della formazione dei docenti e del sistema educativo-formativo, la libertà di scelta educativa delle famiglie, l’inclusione scolastica. E ancora: l’autonomia della governance scolastica, l’alternanza scuola-lavoro, l’edilizia scolastica, la valutazione degli esiti dell’azione didattica e, quindi, degli insegnanti. Questi alcune delle aree oggetto dell’indagine. A fare da filo conduttore, l’esigenza di un’alleanza educativa tra scuola e famiglia «sempre più sentita», che si fonda «sulla condivisione dei valori e su una fattiva collaborazione delle parti, nel reciproco rispetto delle competenze», prosegue il presidente dell’Age. Si tratta, rileva, di un «punto di forza necessario per offrire ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno, poiché l’educazione e l’istruzione sono anzitutto un servizio alle famiglie e alla società tutta, che non può prescindere da rapporti di fiducia e di continuità». Come dimostra anche il riconoscimento giuridico e sociale ottenuto negli ultimi anni dal ruolo dei genitori all’interno della scuola, avvalorato dai documenti europei. Non solo: il dialogo e la cooperazione scuola-famiglia, in una reale alleanza educativa, costituisce un valore aggiunto anche nella prevenzione e nel contrasto del disagio».
26 settembre 2014