Riforma della Curia, la lettera di Francesco a Parolin

La precisazionedel Papa: «Il presente periodo di transizione non è tempo di vacatio legis». Restano in vigore Pastor bonus e Regolamento generale

La precisazione del Papa: «Il presente periodo di transizione non è tempo di vacatio legis». Restano in vigore Pastor bonus e Regolamento generale

È dedicata alla riforma di alcune strutture della Curia romana la lettera inviata oggi, martedì 27 settembre, da Papa Francesco al cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Al centro dell’attenzione di Francesco, «alcuni problemi» emersi mentre prosegue il percorso di riforma alla quale si sta dedicando il Consiglio dei cardinali, «ai quali intendo prontamente provvedere», scrive il pontefice. «Desidero anzitutto ribadire – si legge nel testo – come il presente periodo di transizione non sia affatto tempo di vacatio legis. Pertanto, confermo che sono ancora pienamente in vigore la Costituzione Apostolica Pastor bonus, con le successive modifiche ad essa apportate, ed il Regolamento Generale della Curia Romana».

Per garantire «l’ordinato svolgimento del lavoro nella Curia Romana e nelle istituzioni collegate con la Santa Sede» e per «assicurare un equanime trattamento, anche economico, a tutti i collaboratori e le collaboratrici», prosegue il testo di Francesco, «dispongo che sia osservato scrupolosamente quanto stabilito nei summenzionati documenti, nonché nel Regolamento per il personale dirigente laico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e nel Regolamento della Commissione indipendente di valutazione per le assunzioni di personale laico presso la Sede Apostolica».

Di conseguenza, anche «le assunzioni e i trasferimenti del personale dovranno essere effettuati nei limiti delle tabelle organiche, escluso ogni altro criterio, con il nulla osta della Segreteria di Stato e nell’osservanza delle prescritte procedure, compreso il riferimento ai parametri retributivi stabiliti». Tutto ciò, «per quanto compatibile con i Regolamenti propri – si legge nel testo -, vale pure per il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e le iIstituzioni dipendenti dalla Sede Apostolica, anche se non espressamente indicate nella Costituzione Apostolica Pastor bonus, fatta eccezione per l’Istituto per le Opere di Religione».
Al cardinale segretario di Stato il Papa chiede di «portare alla conoscenza dei Superiori dei Dicasteri, degli Uffici e degli Organismi della Curia Romana, come pure delle Commissioni, dei Comitati e delle Istituzioni collegate, nonché del Governatorato, le disposizioni che ho richiamato, evidenziando in modo particolare gli aspetti che richiedono maggior attenzione, e di vigilare sulla loro osservanza».
27 ottobre 2015