Riforma del servizio civile, Bobba: «Decreto quasi pronto»

Si lavora anche a progetti sui beni culturali e al bando giovani per i Corpi civili di pace. Confronto per un bando nelle zone terremotate

Si lavora anche a progetti sui beni culturali e al bando giovani per i Corpi civili di pace. Confronto con Regioni e Commissario Errani per un bando nelle zone terremotate

«Il decreto attuativo della legge di riforma del servizio civile è quasi pronto. Pensiamo che in tempi ragionevoli dovrebbe entrare nell’ordine del giorno di uno dei prossimi Consigli dei ministri». Lo ha dichiarato il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Luigi Bobba, a margine del suo intervento al seminario del Movimento lavoratori di Azione cattolica che si è svolto a Roma sabato 22 ottobre, sul tema “Le trasformazioni del mondo del lavoro. Profeti nella storia”. Il decreto, frutto anche di un confronto con gli altri ministeri, Regioni, Comuni ed enti attuatori, dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri sarà inviato al Parlamento per il passaggio nelle Commissioni e, da ultimo, l’ulteriore ritorno in Consiglio dei ministri per la ratifica.

Al decreto sono affidate anche le possibilità di ulteriori finanziamenti per il servizio civile nazionale, i cui fondi disponibili sono – allo stato attuale – quelli previsti dalla programmazione triennale della legge di Bilancio, l’ex legge di Stabilità, ossia circa 115 milioni che permetterebbero l’impiego di non più di 20mila giovani, a fronte degli oltre 35mila di quest’anno. «Con il decreto approvato, il primo in ordine di tempo che attua la legge 106/16 di Riforma del terzo settore, avremmo la possibilità di attingere a una parte dello stanziamento annuale di 140 milioni previsto dalla legge», dichiara ancora Bobba.

Novità in vista anche su altri versanti del servizio civile. Si attendono a breve l’uscita sia di un nuovo bando per volontari sui Beni culturali sia del bando giovani per i Corpi civili di Pace, per il quale si è puntato a un coinvolgimento anche della Protezione civile e della Croce Rossa. «Si è avviato poi un confronto con le Regioni e con il Commissario Errani per un possibile bando di servizio civile nelle zone terremotate del centro Italia riutilizzando dei fondi residui dell’ultimo Bando nazionale», aggiunge Bobba.

Il Sottosegretario conferma infine l’idea di un servizio civile destinato a titolari di misura di protezione internazionale: «Stiamo lavorando con il ministero dell’Interno a una proposta che riguarderebbe circa 3mila giovani stranieri che hanno ottenuto lo status di rifugiato, utilizzando i fondi europei Fami specificatamente destinati a questi soggetti. La questione è delicata, anche per la sua concreta attuabilità che vede il coinvolgimento di più soggetti, ma potrebbe essere strategica nel coinvolgere queste persone verso una maggiore integrazione».

Durante il suo intervento, Bobba ha ricordato anche i numeri «importanti» legati a Garanzia Giovani, con oltre 1 milione di giovani Neet iscritti, 700mila passati da Centri per l’Impiego e 400mila che hanno usufruito delle varie azioni proposte. «La Commissione europea – ha concluso -, pur con alcune elementi da ridiscutere, ha valutato positivamente tutto il programma e starebbe pensando ad un ulteriore investimento di due miliardi di euro a livello europeo, una parte dei quali potrebbe arrivare all’Italia ed essere destinata nella legge di Bilancio ai giovani che non studiano e non lavorano».

24 ottobre 2016