“Ricuciamo la pace”: l’impegno dei piccoli di Ac

Conclusa con l’Angelus del Papa la seconda Carovana telematica dei ragazzi dell’associazione. Francesco: «C’è tanto bisogno di ricucire. Andate avanti»

Anche quello dei più piccoli può essere un contributo importante per diffondere una mentalità di pace. Papa Francesco lo ha ribadito ieri, 30 gennaio, salutando nel corso dell’Angelus la rappresentanza di ragazzi ed educatori dell’Azione cattolica dei ragazzi di Roma (Acr) presenti in piazza San Pietro nel giorno della Carovana della pace, l’appuntamento che coinvolge i gruppi dei più giovani dell’associazione al termine del mese di gennaio, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa alla riflessione proprio sul tema della pace. «Il vostro slogan è “Ricuciamo la pace”. Bello slogan – ha detto il pontefice richiamando il tema scelto quest’anno per orientare le attività dell’Acr -. C’è tanto bisogno di ricucire, partendo dai nostri rapporti personali fino alle relazioni tra gli Stati. Vi ringrazio. Andate avanti». Dopo le parole di auspicio e di incoraggiamento di Papa Francesco poi, come segno di speranza sono stati liberati e fatti salire nel cielo azzurro di una domenica di sole tanti palloncini colorati.

Prima dell’incontro con il pontefice, era stato trasmesso su Telepace e sui canali social dell’Acr diocesana uno speciale “talk show della pace”, in sostituzione della festosa Carovana che gli altri anni si snodava a piedi da piazza della Chiesa Nuova fino al Vaticano. Per il secondo anno, infatti, a causa della pandemia la Carovana della pace si è svolta in modalità telematica, con una formula completamente nuova per far sentire bambini e ragazzi uniti, seppure a distanza, dando loro modo di far sentire alla città il desiderio di pace, ancora più forte in questo tempo segnato dall’emergenza sanitaria e sociale. Sono stati in particolare Agnese e Mattia, della parrocchia di San Luigi di Montfort, a leggere la lettera indirizzata al Papa da parte di tutta l’Acr di Roma. I ragazzi hanno sottolineato come «nonostante le difficoltà del momento, noi dell’Azione cattolica dei ragazzi non ci lasciamo scoraggiare e insieme ai nostri amici collegati da casa vogliamo gridare forte la nostra voglia di pace» perché «questa nuova normalità, che ha cambiato il nostro modo di vivere la scuola, la casa e la parrocchia non ci fa perdere la speranza». Quindi, il grazie a Francesco, «perché ci insegni che la pace è essere tutti amici, senza pensare alle differenze», e le parole di congedo di affetto: «Caro Papa, non dimenticarti mai che l’Acr prega sempre per te e che ti vuole un gran bene».

Condotto da Sara e Simone, due “acierrini” della parrocchia di San Ponziano, nel quartiere Talenti, il format – realizzato con il supporto dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato – ha visto la partecipazione dei gruppi Acr non solo delle varie parrocchie di Roma ma anche di altre diocesi d’Italia, che quest’anno stanno lavorando sul tema del taglio e del cucito, immaginandosi immersi nella realtà di una sartoria. Gli “acierrini” hanno inviato i loro contributi video pieni di canti e bans. Ancora, l’intervento di alcuni ospiti tra i quali il cardinale vicario Angelo De Donatis, che nel suo saluto ha esortato bambini e ragazzi a «non perdere mai l’entusiasmo e la gioia, portando a tutti la pace che viene dell’incontro con Gesù», spronandoli poi a impegnarsi per «essere tessitori del Regno di Dio nell’attuale contesto disgregato» e chiedendo loro «di intessere relazioni autentiche nelle vostre realtà, dalla scuola alla famiglia, dando spettacolo di unità al mondo intero».

Ancora, il presidente diocesano dell’Ac Marco Di Tommasi ha ricordato ai bambini e ai ragazzi come «la pace di Cristo ha sconvolto il mondo» mentre Annamaria Bongio, responsabile nazionale dell’Acr, li ha invitati ad «accorgersi e farsi carico dei fratelli che hanno bisogno», guardando nello specifico ai due progetti di solidarietà che l’Acr diocesana si è impegnata a sostenere nel corso di questo mese dedicato: la costruzione della casa di accoglienza per bambini e ragazzi “Oasi di Pietà”, promossa dall’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, e il progetto della Caritas diocesana che sostiene giovani e adolescenti attraverso un laboratorio di serigrafia su tessuti.

31 gennaio 2021