Riaperture con speranza, fiducia e qualche protesta

Soddisfazione per ristoratori, centri commerciali e palestre. Rabbia nel mondo del nuoto per il via libera alle piscine al chiuso solo dal 1° luglio

Prudenza è l’imperativo, speranza lo stato d’animo. La campagna vaccinale e il calo dei contagi consentono a molti settori di programmare il futuro. Con il nuovo decreto legge c’è chi riapre dopo mesi di stop, chi, dopo un anno, addobba la sala per un banchetto di nozze, luoghi che tornano a rianimarsi anche nel week-end. Scontenti ancora i titolari e i fruitori delle piscine al chiuso, che potranno riprendere l’attività solo il 1° luglio. Per Massimiliano Rosolino, campione olimpico a Sydney 2000, «è una decisione inaccettabile. Lo sport ha bisogno di speranze e non di prese in giro con regole che variano di volta in volta. Per riaprire gli impianti ci vogliono soldi e tanti in questi mesi hanno perso capitali risparmiati in anni. Se si vogliono risultati e medaglie si deve investire su protocolli di prevenzione. Quando questo si capirà sarà tardi».

Posticipare di un’ora il coprifuoco soddisfa i ristoratori, i quali «possono sperare in incassi maggiori e pianificare l’attività lavorativa», dice Claudio Pica, presidente Fiepet Confesercenti Roma e Lazio. Sapere che dal 1° giugno sarà possibile ospitare i clienti anche al chiuso, che dal 7 si potrà circolare fino alle 24 e che dal 21 giugno sarà abolito il coprifuoco consente una programmazione, «essenziale» per i ristoratori. L’alternarsi tra zona gialla, arancione e rossa «ha causato difficoltà e notevoli sprechi di generi alimentari, inaccettabili specie in questo periodo storico».

Tra gli esercenti «finalmente si respira fiducia e ottimismo», pur consapevoli che l’attività riprenderà a pieno regime quando ripartirà il turismo. A pagarne le spese in particolare i locali del centro, penalizzati anche dallo smart working. «Paradossalmente le attività periferiche incassano in modo nettamente superiore rispetto a quelle centrali, che fino a un anno e mezzo fa la facevano da padrona – aggiunge Pica -. Se lo smart working nelle grandi aziende sarà mantenuto non è escluso che si dovrà pensare a delocalizzare i locali». Misura «positiva» per Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, la riapertura dei centri commerciali nel week end. La chiusura era «un’incongruenza», che di contro ha portato molta più gente ad affollare le strade mentre «i mega store sono più controllabili». Per Guasco nei week end è stato «poco comprensibile» vedere aperti negozi appartenenti alla stessa catena se su superfici indipendenti, chiusi se accorpati a un centro commerciale. La speranza è che la riottenuta libertà induca ad acquistare «prodotti italiani di qualità. Non si desidera il consumismo sfrenato né l’essere schiavi di “mammona” ma bisogna essere consapevoli che spendere in negozi di qualità porta benessere al sistema economico e occupazionale».

La riapertura delle palestre anticipata al 24 giugno «è un ottimo risultato» per Simone Menichetti, presidente Uisp Roma. «Tra stop and go si è fermi da un anno e mezzo e c’è voglia estrema di tornare a fare attività sportiva – rimarca -. Una bella notizia sia per chi svolge attività di base sia per le associazioni sportive che possono riprendere ossigeno». L’attività sportiva, sinonimo di socializzazione, per Menichetti «avrà un impatto più che positivo sulla salute fisica e psicologica delle persone». Rinnovando l’appello agli utenti di rispettare i protocolli anti-Covid, sottolinea che le palestre «sono più che pronte a riaprire i battenti perché già da ottobre si erano munite di tutti i dispositivi di protezione richiesti».

Soddisfazione anche per i parchi tematici: dopo 8 mesi, il 15 giugno Zoomarine, alle porte di Roma, è pronto a riaccogliere le famiglie. L’attività di cura dei 400 animali di 36 specie diverse non si è mai interrotta. In attesa della nomina del nuovo amministratore delegato – Renato Lenzi ha infatti assunto di recente una carica internazionale – dalla direzione operativa del parco spiegano che lo slogan della ripartenza è “Ci mettiamo il cuore”. Tra le novità, due aree dedicate agli scoiattoli volanti e ai lemuri e il primo Museo del selfie. Il parco vuole fare «della capacità di accoglienza il suo punto di forza». Spazio anche a solidarietà e promozione turistica del Lazio.

24 maggio 2021