“Riamarsi dopo una crisi”, la proposta dei coniugi Gentili

Nel libro “laico” dei fondatori del Centro formazione Betania, «le parole chiave dell’alfabeto primordiale dell’amore contenute nella Bibbia»

Il nuovo libro di Laura Viscardi e Claudio Gentili, “Riamarsi dopo una crisi”, risponde alla richiesta di Papa Francesco, espressa nell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”, di investire nella pastorale familiare per prevenire i momenti di criticità del matrimonio e della famiglia. L’opera, pubblicata dalle Edizioni San Paolo, è stata presentata ieri pomeriggio, 15 dicembre, nella parrocchia di San Saba, nel centro storico di Roma, sull’Aventino. «Il pontefice – ha spiegato don Carlino Panzeri, direttore dell’Ufficio per la pastorale familiare di Albano – chiede un ministero urgente per dedicarsi a coloro che vedono infrangersi il sacramento del proprio matrimonio» e questo libro ha proprio lo scopo di «avvicinare le coppie all’arte del discernimento, non studiando dei casi ma ascoltando e riportando delle storie che provocano la coscienza anche attraverso la scutatio della Scrittura, la scoperta della sapienza dei Padri della Chiesa e la conoscenza della dottrina sociale della Chiesa».

In particolare la proposta concreta degli autori, fondatori del Centro formazione Betania, dedicato alle coppie in difficoltà, nato nel 2004, è quella di «mettersi in gioco per riconoscere ciò che davvero minaccia e deforma l’umano, negando l’alterità dell’altro, ossia il vizio» che viene considerato «nell’ambito della sfera antropologica, non soltanto morale». I coniugi Gentili «partono infatti da una riflessione teologica che applicano alla vita matrimoniale, offrendo in chiave manualistica una via sperimentale che mira ad aumentare la consapevolezza e che, quindi, aiuta a superare i problemi, o a farvi fronte con convinzione», ha illustrato padre Sergio Cavicchia, parroco della comunità guidata dai Gesuiti che ha ospitato l’incontro.

Ha offerto una lettura sociologica del libro Romano Forleo, già sessuologo e ginecologo, che ha evidenziato «le possibili ricadute sulla famiglia di populismo e sovranismo, espressione del bisogno assoluto odierno che qualcuno ci dica come comportarci, andando contro ai bisogni reali e ai desideri delle persone», e che ha osservato come «l’ampio spazio dedicato nel libro all’analisi dei sette vizi capitali, con il richiamo continuo a scelte di vita profonde e a un’autentica conversione», rischia di «non venire compreso da chi, oggi, manca di una profonda formazione morale e spirituale e non sa quindi riconoscere il senso del peccato, non sapendo scindere tra desiderio autentico e pulsione naturale». Ancora, Forleo ha detto, commentando il titolo dell’opera, come «non si tratti tanto di riamarsi dopo una crisi ma di saperla gestire, gestendo cioè al meglio la quotidianità e anche, talvolta, la noia dello stare insieme». Per questo «non c’è una formula magica né un libro, per quanto saggio e profondo come è questo, che possa aiutare» ma serve saper «distinguere tra eros e agape, i due modi di dire amore in greco», laddove «l’agape riconosce che la tua felicità è la mia felicità».

In conclusione del suo intervento, l’ex direttore della Divisione di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Fatebenefratelli ha sottolineato l’importanza «di lasciare che il tempo, al di là del riconoscimento delle proprie colpe e responsabilità, aiuti i coniugi a guardarsi ancora negli occhi». Del valore del tempo per una proficua gestione di una crisi coniugale ha parlato anche Alessandra Balsamo, avvocato e presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, osservando come «la giurisprudenza non aiuta in questo, basti pensare al divorzio breve che consente alle coppie, dopo la separazione consensuale, di vedere concluso il proprio matrimonio nel giro di soli 6 mesi», concedendo quindi «un tempo limitato per riflettere ed eventualmente ritrovarsi».

Affidate ai due autori le conclusioni dell’incontro: Claudio Gentili ha sottolineato «la laicità di questo libro che non dice cosa indica il magistero della Chiesa ma recupera nel tempo della post-modernità le parole-chiave dell’alfabeto primordiale dell’amore contenute nella Bibbia» perché «oggi non funziona il richiamare all’ordine le persone ma solo il prenderle per mano». Da parte sua, Laura Viscardi ha ammonito: «Sta a ciascuno di noi scegliere come stare dentro una crisi: la si può subire o la si può sfruttare come occasione per lavorare su se stessi, forgiandosi e conoscendosi nel profondo, come singolo e come coppia».

16 dicembre 2019