Restaurata la facciata di Sant’Antonio al Laterano

Dieci mesi di lavori nella basilica di via Merulana. L’inaugurazione con il ministro generale dei Frati Minori Fusarelli. Il rettore fra Aldana: luogo simbolico per la città

Torna a risplendere, in via Merulana, la basilica di Sant’Antonio da Padova al Laterano. Ieri, 9 ottobre, è stata infatti celebrata la Messa di ringraziamento per la fine dei lavori di restauro che hanno interessato tutta la facciata della basilica risalente alla fine dell’800 che si trova in via Merulana, a due passi dalla basilica di San Giovanni in Laterano. 10 mesi di cantiere e lavori, «concentrati su tutte le superfici esterne e sulle parti limitrofe dell’annesso Collegio di Sant’Antonio», ha spiegato l’ingegnere Alessandro Bonuso, che ha coordinato il progetto. Avviato nel dicembre 2021, il restauro «si è concluso pochi giorni fa grazie all’opera di 15 persone, di cui 12 restauratori professionali che sono intervenuti in tutte le fasi dei lavori». Dopo la mappatura preliminare, è stato possibile individuare tutte «le componenti di polveri, smog e degrado dovuto agli agenti atmosferici», che rendevano la facciata sporca e bisognosa di un intervento. Oltre alla “pulitura” è stato poi necessario anche intervenire con «ricostruzioni e stuccature di alcune parti». Il progetto ha inoltre messo in atto «un intervento innovativo per assicurare al restauro stesso di durare nel tempo – ha raccontato sempre Bonuso – e rallentare così i processi naturali e antropici di deterioramento».

 

Il restauro non è solo un’opera artistica e culturale, «ma anche espressione di fede», ha aggiunto fra Juan Aldana, rettore della basilica di Sant’Antonio al Laterano. Fra Aldana ha voluto infatti ricordare la «gratitudine, che caratterizza le Scritture del giorno e che ci invitano a rendere grazie a chi si è speso per questo progetto e al Signore, che ci dona la possibilità di vivere questo luogo come casa». Gratitudine, dunque, ma anche consapevolezza di essere debitori, nelle parole invece di padre Massimo Fusarelli, ministro generale dell’ordine dei Frati Minori, che ha presieduto la celebrazione animata dalla Fraternità Gabriele Allegra in Urbe. «Concetti che si ricollegano a questo restauro – ha spiegato padre Fusarelli – e che ci vengono ricordati in primis dal Vangelo. Dobbiamo essere riconoscenti non solo per la facciata di questa splendida basilica, ma anche e soprattutto per il nostro cuore che Dio restaura ogni giorno. Ecco il senso e il significato ultimo e più profondo dei lavori».

Per il ministro generale, dunque, la chiesa restaurata ha lo scopo di «ricordare a noi cristiani di rinnovare quotidianamente la nostra fede e la nostra vita. Il rinnovamento – ha aggiunto –  è qualcosa che passa soltanto attraverso la Parola. Mi auguro che questa basilica possa testimoniare la bellezza della Chiesa in quanto sposa di Cristo, nell’accogliere tutti ed essere luogo di pace, luogo familiare per tutti». A conclusione della Messa i sacerdoti hanno benedetto la facciata, alla presenza dei molti fedeli che, ha ricordato fra Aldana, «sono da decenni affezionati ad un luogo ormai simbolico per l’intera città».

10 ottobre 2022