Religioni e culture in dialogo, per dare voce al “Grido della pace”

Torna a Roma l’incontro interreligioso “nello spirito di Assisi” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, alla XXXVI edizione. Il 23 e 24 ottobre appuntamento a La Nuvola. Il 25 la preghiera con il Papa al Colosseo e la cerimonia finale, con la firma dell’appello di pace

L’assemblea di apertura con il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron e quello del Niger Mohamed Bazum e la preghiera dei cristiani, presieduta da Papa Francesco, che si terrà per la prima volta all’interno del Colosseo. Sono alcune delle novità annunciate questa mattina, martedì 11 ottobre, da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, in occasione della presentazione de “Il grido della pace. Religioni e Culture in dialogo”, l’incontro interreligioso nello spirito di Assisi, giunto alla XXXVI edizione, che si svolgerà a Roma da domenica 23 a martedì 25 ottobre. Il titolo non è stato scelto a caso: vuole essere una «provocazione» della Comunità di Trastevere, il cui intento è rimarcare che «la pace è soffocata non solo in Ucraina ma anche in Africa, in Medio Oriente, in alcuni paesi dell’America Latina – ha spiegato Impagliazzo durante la conferenza stampa, nella Sala Marconi di Radio Vaticana -. Soffocata dal rumore della guerra che non fa altro che riprodurre se stessa senza lasciare spazio al dialogo e alla pace. Vogliamo liberarci di questa prigionia della guerra. Sappiamo per esperienza che il desiderio di pace è forte tra i popoli ma spesso non è ascoltato», ha aggiunto, anticipando che la Comunità parteciperà alla grande manifestazione per la pace in programma per novembre. «Sappiamo che sia da parte russa sia da parte ucraina il tema principale è quello della vittoria – le parole del presidente di Sant’Egidio -. Per noi la vera vittoria è la pace. La guerra è tragica, è terribile, ha delle conseguenze umane, economiche e sociali pazzesche. Manifestare per la pace non è giustificativo di nessuna politica imperialista, anzi è solo l’espressione del desiderio dei popoli che vogliono vivere in pace. Quello che ci preoccupa – ha detto ancora – è che il Papa non sia ancora sufficientemente ascoltato. Sta facendo tanto, si è molto esposto».

L’inaugurazione de “Il grido della pace” si terrà nell’auditorium del Convention center La Nuvola, all’Eur, domenica 23 alle ore 17. Insieme ai rappresentanti delle istituzioni, interverranno il presidente della Cei Matteo Zuppi, il rabbino capo di Francia Haim Korsia e il segretario generale della Lega islamica Mohammad bin Abdulkarim al Issa. Il presidente Macron, che dall’inizio del conflitto in Ucraina mantiene un canale di colloqui aperto con i russi, incontrerà in serata anche i vertici di Sant’Egidio, per parlare, tra l’altro, di immigrazione, tema su cui la Comunità «ha molto da dire e da chiedere», ha affermato Impagliazzo, ricordando che anche in Francia c’è la «buona pratica» dei corridoi umanitari.

Dalle 9.30 di lunedì 24 ottobre alla mattinata di martedì 25, nelle sale congressi de La Nuvola, si terranno complessivamente 13 forum su tematiche che spaziano dalla salvaguardia del pianeta alle migrazioni, dalla difesa della vita umana di chi è più fragile alla preghiera, con una tavola rotonda dedicata alla necessità per i cristiani di avere una data comune per la Pasqua. E ancora, tra i temi, il dialogo ecumenico, la pace, la crisi di Cuba e il rischio nucleare che incombe ancora oggi. All’evento saranno rappresentati oltre 50 Paesi del mondo, attraverso gli esponenti di tutte le grandi religioni mondiali: cristiani, musulmani, ebrei, buddisti, induisti e altre fedi asiatiche. Sono stati invitati anche delegati della Chiesa greco-cattolica ucraina e della Chiesa di Mosca. Inseriti anche rappresentanti dei movimenti popolari come Alicia Peressutti dell’Argentina, che lavora contro la tratta delle persone e lo sfruttamento sessuale, e Juan Grabois, fondatore della Confederazione dei lavoratori dell’economia popolare. Gli iscritti al momento sono 2.500. Informazioni e adesioni direttamente online.

Nel pomeriggio del 25 ottobre l’evento si sposterà al Colosseo, dove alle 16,15 è in programma la preghiera con il Papa, mentre il compito di commentare un brano della Parola andrà al neo patriarca assiro. Alle 17 quindi la cerimonia finale con Francesco e i rappresentanti di tutte le religioni, che firmeranno l’appello di pace che sarà consegnato agli ambasciatori e ai rappresentanti della politica nazionale e internazionale.

11 ottobre 2022