Religione cattolica, «presenza significativa nella scuola»

Diffuso il messaggio della presidenza Cei a studenti e genitori in occasione della scelta se avvalersi o meno dell’insegnamento nell’anno scolastico 2018-2019. «Contenuti per rispondere alle domande più profonde»

«Un’occasione formativa importante che vi viene offerta per arricchire la vostra esperienza di crescita e per conoscere le radici cristiane della nostra cultura e della nostra società». I vescovi italiani usano queste parole per descrivere l’insegnamento della religione cattolica a studenti e genitori che nei prossimi giorni dovranno scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento nell’anno scolastico 2018-2019. Si tratta di una disciplina, scrivono nel messaggio diffuso oggi, 11 gennaio, «che nel tempo si è confermata come una presenza significativa nella scuola, condivisa dalla stragrande maggioranza di famiglie e studenti».

In questi ultimi anni, si legge nel testo, «l’insegnamento della religione cattolica ha continuato a rispondere in maniera adeguata e apprezzata ai grandi cambiamenti culturali e sociali che coinvolgono tutti i territori del nostro bel Paese». Questo grazie anche a «insegnanti di religione che si sforzano ogni giorno per lavorare con passione e generosità nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sostenuti da un lato dal rigore degli studi compiuti e dall’altro dalla stima dei colleghi e delle famiglie che ad essi affidano i loro figli».

Entrando nello specifico dei contenuti del’insegnamento, i vescovi sottolineano che, quando declinati da specifiche “indicazioni didattiche”, «appaiono adeguati a rispondere efficacemente anche oggi alle domande più profonde degli alunni di ogni età, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado». La domanda religiosa, sostengono, «è un’insopprimibile esigenza della persona umana e l’insegnamento della religione cattolica intende aiutare a riflettere nel modo migliore su tali questioni, nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ciascuno, in quanto principale valore da tutelare e promuovere per una vita aperta all’incontro con l’altro e gli altri». Rivolgendosi poi in modo particolare agli studenti, i vescovi scrivono di essere «sicuri che durante queste lezioni potrete trovare docenti e compagni di classe che vi sapranno accompagnare lungo un percorso di crescita umana e culturale, decisivo e fondamentale anche per il resto della vostra vita».

Nell’anno scolastico 2016-2017, informano dalla Cei, la percentuale degli studenti che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica è stata pari all’87,1%, con punte del 90,7% registrate nella scuola primaria.

11 gennaio 2018