Regno Unito, pubbliche scuse di Welby e Cottrell per gli abusi nella Chiesa

La dichiarazione alla vigilia della pubblicazione dei risultati dell’inchiesta di Stato sugli abusi, avviata nel 2015. «Siamo pronti a sostenere ogni vittima»

«Ci dispiace moltissimo per il modo vergognoso in cui la Chiesa si è comportata e ci impegniamo ad ascoltare, imparare ed agire per rispondere ai risultati del rapporto». Alla vigilia della pubblicazione dei risultati dell’inchiesta di Stato sugli abusi, i due arcivescovi alla guida della Chiesa d’Inghilterra Justin Welby (Canterbury) e Stephen Cottrell (York) hanno rivolto pubblicamente le loro scuse in una lettera aperta, firmata insieme.

L’indagine, avviata nel 2015, ha fatto luce sui vertici di varie istituzioni, tra cui anche Westminster, per capire come gli abusi siano stati possibili e suggerire strutture che ne prevengano il ripetersi. Il rapporto, presentato ieri 6 ottobre, si occupa in particolare delle violenze commesse dal vescovo Peter Ball, morto lo scorso anno, e nella diocesi di Chichester dove, si legge nell’inchiesta, «gli abusi erano così diffusi che erano diventati la norma».

Come Chiesa d’Inghilterra, scrivono i due arcivescovi nella loro lettera aperta, «siamo pronti a sostenere ogni vittima e dobbiamo onorare il nostro impegno a cambiare. I sopravvissuti ci hanno detto che le parole senza azioni non hanno significato – proseguono -. Stiamo agendo ma siamo anche consapevoli che i nostri interventi sono arrivati troppo tardi e sono insufficienti».  Da ultimo, la richiesta di «pregare per tutti coloro che saranno coinvolti dal rapporto e perché possiamo continuare a lavorare per una Chiesa che possa dirsi sicura per tutti».

7 ottobre 2020