Regno Unito, May restituisce il mandato

Le ultime parole davanti alla porta del numero 10 di Downing Street: «I successi del nuovo governo saranno i successi del nostro Paese e spero saranno molti»

Prima la mattina a Westminster, per un ultimo confronto con i membri del Parlamento, poi il pranzo col il marito a Downing Street e il saluto ai membri del governo e al personale, quindi, finalmente, Buckingham Palace, dove alle 15 di oggi, 24 luglio (ora di Londra) Theresa May ha restituito il suo mandato nelle mani della regina Elisabetta. Prima però la premier uscente si è fermata davanti alla porta del numero 10 di Downing Street, da dove ha pronunciato le sue ultime parole da leader del governo.

«Le mie più sincere congratulazioni a Boris Johnson e i miei migliori auguri per il futuro – l’esordio -. I loro successi saranno i successi del nostro Paese e spero saranno molti». In ogni caso, saranno il frutto di «quasi un decennio di governo conservatore». Ha poi accennato al «molto da fare» che ancora resta, con l’unico riferimento alla Brexit: l’auspicio è che avvenga «in un modo favorevole per il nostro Paese», che possa «andare verso un futuro splendente».

Ancora: «Non si raggiunge nulla da soli», le parole di May, che ha rivolto una serie di ringraziamenti «ai colleghi e al personale di Downing street, alle forze di polizia e di sicurezza, a chi lavora in scuole, ospedali, amministrazioni pubbliche», a tutto il popolo britannico, a coloro che le «hanno dato fiducia e la possibilità di servire il Paese». Poi un pensiero alle giovani generazioni: «Che ogni ragazza che mi ha vista possa pensare che non ci sono limiti» alle sue aspirazioni. L’ultimo grazie per il marito Philip, «il mio più grande sostenitore e il mio migliore compagno. Lascio – il congedo – ma continuo come membro del Parlamento, per servire l’interesse del Paese, un grande Paese, con un grande futuro».

Mentre si approssimava alla conclusione del discorso, una voce ha urlato «Stop Brexit». May si è fermata e ha replicato: «Non penso». E ha ripreso a leggere il suo testo.

Dopo May, alle 16 (sempre ora inglese) la regina riceve Boris Johnson, per affidargli ufficialmente l’incarico di formare il nuovo governo. Alle 17 ci sarà lui di fronte al numero 10 di Downing Street, a pronunciare il suo primo discorso ufficiale, dopo di che farà il suo ingresso nella sede del governo britannico e incontrerà il gabinetto che, secondo quanto anticipato da fonti stampa inglesi, sarà «per la maggior parte sollevato dall’incarico».

24 luglio 2019