In vista delle consultazioni di domenica 17 aprile, a proposito del referendum sulle trivelle, dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) di Roma arriva un appello ad andare a votare «e a votare sì, per custodire la casa che ci ospita, per consegnare alle generazioni future un mondo che non sia stato privato delle sue risorse, per impegnarsi a sfruttare nuove forme di energia che non feriscano l’uomo e il nostro pianeta, per dimostrare di non avere paura e di affrontare con speranza il futuro».

La consultazione, si legge in una nota del Movimento, rappresenta una duplice occasione: «Far sì che le persone e le comunità locali tornino a essere protagoniste; indicare un nuovo modello di sviluppo che si prenda a cuore il destino delle generazioni future». La partecipazione, evidenziano i responsabili Mcl, è «l’essenza della democrazia», e in un momento «così difficile, in cui la politica è sempre più distante sia dalle persone che dalle comunità, occorre riscoprire il diritto e il dovere di ciascuno di noi di occuparsi della politica nella sua accezione più nobile».

Il riferimento del Movimento cristiano lavoratori è alla Laudato si’ di Francesco. «È giunto il momento – si legge ancora nel comunicato – di prendere seriamente le parole del Papa e di avere il coraggio di scommettere sull’uomo, sulla sua capacità di reinventare il futuro». Quindi, i responsabili citano le parole del presidente nazionale Mcl Carlo Costalli: «La realizzazione del bene comune, come ci insegna il Papa, passa anche attraverso un forte impegno per la difesa della Terra: in questo contesto la difesa del territorio e dei mari va considerata una vera priorità».

15 aprile 2016