Un vero e proprio meeting, «aperto e inclusivo». L’appuntamento è per sabato 12 novembre alle 15 al The Church Village Hotel, ex “Domus Pacis”, in via di Torre Rossa 94; a promuoverlo, il Comitato del Family day e il Movimento cristiano lavoratori (Mcl), per illustrare le ragioni della loro contrarietà alla riforma costituzionale, sulla quale gli italiani saranno chiamati a esprimersi nel referendum del prossimo 4 dicembre. A schierarsi, i leader dei due movimenti: Massimo Gandolfini per il Family day e Carlo Costalli per Mcl, che si rivolgono «a tutto il variegato mondo cattolico e a tutte le storiche realtà impegnate nel sociale per la costruzione del bene comune», invitando a «guardare gli elementi che uniscono e che sono la base per costruire politiche di collaborazione e di impegno per rispondere alle sfide che minacciano la famiglia e i lavoratori italiani».

L’invito di Gandolfini: «Mettiamoci insieme: ci saranno sicuramente delle visioni diversificate ma l’obiettivo comune è quello di salvaguardare la famiglia e fermare ogni deriva che sa, anche solo lontanamente, di imposizione autoritaria e centralista». La “disintermediazione” promossa da Renzi e messa nero su bianco nella riforma costituzionale «mette in un angolo la famiglia e le rappresentanze delle categorie dei lavoratori – continua -; una deriva che annulla i corpi intermedi e allontana la partecipazione del popolo alle decisioni che lo riguardano».

Sulla stessa linea il presidente del Movimento cristiano lavoratori Carlo Costalli. «Vogliamo essere massimamente inclusivi e aperti a quelle forze che hanno a cuore le garanzie costituzionali della sussidiarietà e dell’integrità della persona – dichiara -. In questi mesi abbiamo assistito ad una pervicace propaganda che ha voluto far passare quanti si oppongono a questa riforma (non ad ogni riforma: ma a questa!) come conservatori, nemici dello sviluppo del Paese . Ed è ben strano che questa accusa venga rivolta a chi, come noi, lo sviluppo dell’Italia lo edifica ogni giorno: facendo famiglia e vivendo con consapevolezza la frontiera del lavoro».

9 novembre 2016