Reddito di cittadinanza. Poste: «Card erogate a partire da aprile»

Marco Siracusano, amministratore delegato di PostePay SpA, in audizione a Montecitorio. In fase di invio “centinaia di migliaia” di carte ai 12,8 mila uffici postali

«Le carte saranno erogate a partire dal mese di aprile. Alcune centinaia di migliaia di carte, infatti, sono in via di invio negli uffici postali». Così Marco Siracusano, amministratore delegato di PostePay SpA, durante l’audizione in corso questa mattina, 5 marzo, su Pensioni e reddito di cittadinanza in Commissioni riunite Lavoro pubblico e Affari sociali a Montecitorio. Siracusano ha assicurato i deputati sul contributo di Poste Italiane all’operazione Reddito di cittadinanza, le cui domande inizieranno a esser raccolte a partire da domani, 6 di marzo, sia tramite gli sportelli dei 12,8 mila uffici postali sparsi su tutta Italia (in più del 93 per cento dei Comuni italiani c’è almeno un ufficio postale sul territorio), ma anche attraverso la rete dei Caf e su internet, per mezzo del portale predisposto dal governo.

«Siamo di fronte a un’operazione straordinaria e non potrà mai avere un’esecuzione ordinaria del servizio – ha spiegato l’ad di PostePay SpA -. Ci sarà un impegno straordinario dell’azienda, ma dal giorno uno la rete degli uffici postali, con 60mila persone adibite tutti i giorni, farà il massimo possibile. Tuttavia non si può escludere a priori che ci possano essere delle disfunzioni. È importate ribadire che l’attività degli uffici postali è preordinata a gestire grandi flussi di persone». Oltre a raccogliere le domande presso i propri sportelli, Poste Italiane è anche il soggetto che dovrà distribuire ai futuri beneficiari del Reddito di cittadinanza la card su cui verrà erogato il beneficio economico. «Per favorire i cittadini – ha chiarito Siracusano -, la modalità di gestione scelta è quella di consegnare a tutti i beneficiari la carta e il pin personalmente all’ufficio postale in un’unica soluzione. La carta è nominativa, anche se la plastica è anonima».

Alle domande dei deputati che hanno chiesto se Poste Italiane fosse in grado di gestire l’aggravio di lavoro dovuto alla platea di riferimento del Reddito di cittadinanza, Siracusano ha spiegato: «Oggi siamo il più grande emittente di carte in Italia. Questo implica che negli uffici postali di Poste esiste una elaborata procedura che ha un meccanismo automatico di approvvigionamento di tutte le tipologie di carte, incluso il Reddito di cittadinanza – ha specificato l’ad di PostePay SpA -. Tutti i 12,8 mila uffici sono attrezzati con questa procedura che in ragione degli utenti residenti e dei volumi delle carte, approvvigiona in automatico ciascun ufficio postale. Abbiamo provveduto a fare un primo approvvigionamento agli uffici postali che sarà integrato sulla base delle richieste pervenute nelle prossime settimane su base geografica».

5 marzo 2019