Raggiunti dall’Unicef oltre 6mila minori rifugiati in Italia
Diffuso il Rapporto annuale 2020. Il Fondo Onu per l’infanzia ha risposto anche ai bisogni specifici legati alla pandemia: informative a 160mila persone
Nell’anno della pandemia, l’inclusione di bambini e adolescenti migranti e rifugiati ha visto nascere nuove sfide, esacerbando i rischi per la salute ma aumentando anche le difficoltà nell’accesso ai servizi e l’esposizione al rischio di sfruttamento e violenze. È il 2020 descritto nel Rapporto annuale del Programma dell’Unicef a sostegno dei bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia, diffuso ieri, 25 marzo.
Nello scorso anno sono sbarcati in Italia via mare 34mila migranti; di questi, il 5% minorenni accompagnati, il 14% arrivati soli (circa 4.600). Per rispondere a queste sfide, nel 2020 l’Unicef è intervenuta a fianco delle istituzioni raggiungendo oltre 6mila minorenni e giovani migranti e rifugiati e circa 1.500 operatori con interventi diretti. Tra questi, 3.600 minorenni e giovani sono stati supportati con servizi di protezione tra cui supporto psico-sociale, accesso a forme di affido familiare e supporto legale individualizzato; 1.400 hanno avuto accesso a servizi di prevenzione e risposta alla violenza di genere.
Molte anche le azioni svolte online: oltre 1.500 operatori sono stati formati sulla protezione dei minori e sulla risposta alla violenza di genere; più di 5.600 giovani hanno espresso la propria voce tramite la piattaforma U-Report on the Move. Ancora, nel 2020 l’Unicef ha risposto anche ai bisogni specifici legati alla pandemia con, fra l’altro, screening medici, pre-triage e attività di orientamento per 2.400 migranti e rifugiati. Oltre 160mila persone sono state raggiunte online con messaggi-chiave sul Covid-19 adattati alle esigenze linguistiche, culturali, di età e di genere, e oltre 2mila adolescenti, inclusi migranti e rifugiati, sono stati ascoltati durante il lockdown sulle loro prospettive per il futuro. «La protezione dei minorenni vulnerabili, tra cui migranti e rifugiati, deve restare una priorità dell’agenda politica», commenta Anna Riatti, responsabile del Programma di risposta Unicef a favore dei bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia.
26 marzo 2021