Raccolta fondi per un “Ospedale senza dolore”

Dal 7 al 21 dicembre sarà attivo un sms solidale per finanziare l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di nuove tecnologie anti-dolore. Protagonisti del progetto sono i genitori dei piccoli pazienti

Si intitola “Ospedale senza dolore“: è la nuova campagna di comunicazione sociale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per informare e sensibilizzare sul tema della sofferenza dei bambini in ospedale e delle sue ripercussioni sull’intero nucleo familiare. La campagna si propone di raccogliere fondi, un milione di euro, per acquistare tecnologie di ultima generazione con le quali prevenire l’insorgenza del dolore, ridurre al minimo la sua percezione e contenere paura, ansia e stress sia nei piccoli pazienti che nelle famiglie.

Dal 7 al 21 dicembre sarà possibile, con il numero solidale 4550, effettuare una donazione di 2 euro sia da rete telefonica fissa che mobile. Inoltre la campagna di comunicazione si avvale di uno spot per radio, tv, stampa e web: “Quando un bambino si ammala, anche i genitori hanno bisogno di cure”. La campagna è stata ideata da Patrizia Santangeli e porta la firma del regista Paolo Vari. La fotografia è stata curata da Italo Daniele Petriccione, direttore della fotografia del film premio Oscar “Mediterraneo”.

Protagonisti del progetto di comunicazione sono i genitori dei piccoli pazienti, con la testimonianza silenziosa del loro dolore e delle loro preoccupazioni. «L’aspetto che caratterizza l’approccio del Bambino Gesù – spiega il presidente dell’ospedale Giuseppe Profiti – non è solo la capacità di curare la malattia del bambino, ma di farsi carico del suo malessere, che diventa il malessere anche dei genitori e di chi gli sta vicino. Quando un bambino si ammala, nella famiglia si scatena un terremoto emotivo difficile da gestire. L’ospedale ha il compito di alleviare per quanto possibile ansie e preoccupazioni, offrendo il meglio delle cure sul piano clinico e scientifico, ma anche ascolto, comprensione, aiuto e sostegno».

La nuova campagna sociale del Bambino Gesù sostiene l’acquisto di un macchinario di ultima generazione per la sede di Palidoro. Si tratta della Tac multistrato che, grazie alle sue funzionalità avanzate, consente di limitare il ricorso all’anestesia a casi sporadici. Strumenti diagnostici come Tac e risonanza magnetica, che prevedono l’inserimento del corpo in un tunnel stretto, possono determinare sensazioni di pericolo, inquietudine, paura e dolore.

 

18 novembre 2014