Raccolta differenziata, iniziato il “porta a porta” in 90 parrocchie

Siglato un accordo tra Vicariato di Roma e Ama. L’obiettivo: coinvolgere tutte le comunità. Predisposto un questionario per i parroci

Siglato un accordo tra Vicariato di Roma e Ama. L’obiettivo: coinvolgere tutte le comunità parrocchiali. Predisposto un questionario per i parroci

«L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti (…). Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare». Le parole di Papa Francesco nella Laudato si’ hanno ispirato il Vicariato di Roma, che ha siglato un accordo con Ama per la raccolta differenziata “porta a porta” nelle parrocchie della diocesi. La firma risale a gennaio, ma in questi giorni i buoni propositi fissati su carta stanno diventando realtà: la raccolta è partita già in 90 parrocchie della diocesi – su oltre 300 -, presso le quali sono stati installati i contenitori destinati alla raccolta di scarti alimentari e organici, multimateriale leggero (plastica e metallo) e vetro. Per la carta e i materiali non riciclabili si provvederà invece con i cassonetti posti su strada.

«È un’iniziativa importante – sottolinea il referente per il Vicariato, il diacono permanente Giuseppe Colona – perché significa meno inquinamento e più risorse economiche: i rifiuti riciclati sono una materia prima per quanto sarà poi prodotto». Intanto si lavora per coinvolgere tutte le parrocchie, e farlo al meglio: Ama ha predisposto un questionario per i parroci in cui si chiede se ci siano mense, oratori e il numero di persone presenti nel territorio parrocchiale. «I dati sono utili per sapere quanti contenitori servono e organizzare i tempi della raccolta», spiega Colona. «Del Creato abbiamo tutti responsabilità – riflette ancora il diacono -. Il Creato è differente dalla natura perché quest’ultima è qualcosa che io utilizzo mentre il primo è un dono che va valorizzato, rispettato e fatto fruttare». L’obiettivo è dunque non solo quello di mantenere pulita la città ma «educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente», come auspica il Santo Padre nell’enciclica. «In questo progetto le parrocchie hanno un ruolo esemplare ed educativo – sostiene Colona – per tutti coloro che gravitano nel territorio parrocchiale. Riuscire a impegnarsi per dare una mano nella pulizia della città era qualcosa da fare assolutamente. Prendersi cura di Roma è un dovere che ci fa piacere, che ci dà soddisfazione».

26 aprile 2016