“Quartieri solidali”: le parrocchie in dialogo col territorio

L’esperienza di 4 parroci romani legata alla pastorale della terza età, raccontata in occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

Nel messaggio per la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani Papa Francesco torna su un tema centrale della pastorale della terza età, cioè l’importanza della valorizzazione del loro ruolo all’interno delle comunità, con una particolare attenzione alla fragilità che con il tempo viene a manifestarsi. “Quartieri Solidali” è un programma promosso dalla Caritas diocesana di Roma che desidera offrire alle parrocchie uno strumento operativo e pastorale per contribuire a questo fine. Ne hanno discusso in un focus group quattro parroci romani che da tempo hanno avviato il progetto: don Donato Le Pera, di San Pio V all’Aurelio; don Mauro Manganozzi, di Nostra Signora di Lourdes a Tor Marancia; don Romano De Angelis, di San Luca Evangelista al Prenestino; don Maurizio Mirilli, del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi.

«Una delle prime attività del progetto è stata quella di promuovere una presenza nella piazza del quartiere – ha detto don La Pera – cominciando da cose semplici: la pulizia del giardino e il dialogo con chi frequentava il posto. Il progetto ci sta aiutando a entrare in dialogo con il territorio e a far incontrare le varie generazioni». «Nel nostro quartiere – spiega don Maurizio Mirilli – attualmente la questione è rilanciare la scoperta degli anziani soli: ce ne sono tantissimi e vanno rintracciati in qualche maniera perché nell’isolamento è difficile che arrivino da noi. Ai parrocchiani dei vari gruppi o anche semplicemente a quelli che vengono a Messa chiediamo di osservare nei loro palazzi e di segnalarci le persone sole perché altrimenti non riusciamo a sapere».

Per don Romano De Angelis il progetto Quartieri Solidali pone anche le basi per la “ripartenza” del post-pandemia: «È una pastorale rinnovata, più fresca, diversa dallo schema con cui siamo cresciuti come parroci. Non si deve annullare quanto fatto, piuttosto ripensare alcune cose tra cui, appunto, come portare il Vangelo della carità alle tante persone che neanche conosciamo. In questo – prosegue – mi sembra che Quartieri Solidali abbia contribuito a rinnovare la pastorale che prima era, anche a livello di carità, abbastanza tradizionale». Don Mauro Manganozzi pone l’accento anche sull’integrazione degli anziani nei diversi gruppi parrocchiali: «Per la chiusura del mese mariano abbiamo fatto il rosario con gli anziani insieme a un gruppo di bambini del catechismo,  coinvolgendo anche i genitori: questo è piaciuto molto. Credo che quando riprenderanno le attività in modo più normale queste iniziative potrebbero essere delle sollecitazioni: mi riferisco a delle esperienze simbolo in cui avvicinare realtà così distanti, tra cui spesso non c’è dialogo».

26 luglio 2021