«Quando le ferite sono invisibili», seminario della Caritas a Villa Glori

All’incontro sarà presente anche il ministro della salute, Beatrice Lorenzin. Verrà presentato il libro-rapporto sul lavoro svolto dalla Caritas diocesana in questi anni, accanto ai più deboli

Un seminario di studio curato dall’equipe dell’ambulatorio “Ferite Invisibili” e organizzato dalla Caritas diocesana, per parlare di «Quando le ferite sono invisibili. Vittime di tortura e di violenza: strategie di cura». L’incontro, previsto per il prossimo 5 novembre al teatro della Casa Famiglia “Villa Glori”, sarà anche l’occasione per presentare il libro-rapporto sul lavoro svolto dalla Caritas diocesana in questi anni.

Il testo presenta le difficili esperienze, i bisogni di salute e le possibilità di cura dei migranti vittime di violenze intenzionali. Spesso sono profughi che arrivano in Italia da diversi luoghi di crisi geopolitica del mondo. Molti di loro hanno sofferto violenze o torture, cui spesso si sono accompagnate esperienze traumatiche legate ai difficili percorsi migratori. Nel libro sono descritti i principali problemi psichici che possono svilupparsi in particolare tra chi scappa da guerre e persecuzioni, basati su una revisione della letteratura scientifica, sull’esperienza clinica degli operatori del servizio Ferite invisibili della Caritas di Roma e sui risultati dell’attività di ricerca condotta dallo stesso gruppo.

Le cure per i pazienti che soffrono di patologie post-traumatiche richiedono un approccio complesso che tenga conto di diversi elementi: l’organizzazione dei servizi sociali e di salute mentale, la creazione di una rete assistenziale, le specificità degli interventi psicoterapeutici e l’utilizzo dei mediatori culturali. Nel volume sono considerate anche le implicazioni socio-politiche ed etico-filosofiche dell’assistenza e dell’integrazione sociale dei migranti vittime di violenza intenzionale. L’incontro avrà inizio alle ore 9 con interventi, tra gli altri, di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute; monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma; Daniela Pezzi, presidente della Consulta Regione Lazio sulla salute mentale; e Helena Behr, senior Protection Associate, UNHCR.

 

3 novembre 2014