Quando la memoria della diocesi passa dal Vicariato

In Aula della Conciliazione le testimonianze di suor Lorenzina Colosi, del vescovo Luca Brandolini e di un ex collaboratore di don Luigi di Liegro. De Donatis: «Esercizio spirituale di memoria»

Ricordare significa «dire agli altri “guardate che il Signore ha cambiato la nostra vita”. Cogliendo quella che è la ricchezza di un passato fatto anche di passaggi non sempre facili, faticosi, ma che abbiamo ricevuto in dono e che vogliamo portare avanti con impegno e generosità». Così il cardinale vicario ha concluso l’incontro con cui anche il Vicariato di Roma, nel tempo di Avvento, ha fatto memoria degli ultimi cinquant’anni di vita della diocesi.

Condividendo il cammino che attualmente, su indicazione del cardinale vicario, stanno compiendo su questo fronte non solo le parrocchie ma anche le comunità religiose e le altre realtà ecclesiali della diocesi. Un “fare memoria” inserito nel programma pastorale dell’anno in corso e nel più ampio percorso di preparazione al Giubileo del 2025.

L’incontro di lunedì mattina, nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense, sede del Vicariato di Roma, è stato scandito da tre testimonianze sui grandi ambiti della vita della Chiesa – liturgia, catechesi, carità – declinati sul versante della storia diocesana degli ultimi cinquant’anni, quella del dopo-Concilio. Suor Lorenzina Colosi (a lungo direttore dell’Ufficio catechistico del Vicariato) per la catechesi, il vescovo Luca Brandolini (vicario dell’arciprete della basilica lateranense) per la liturgia, e la testimonianza di Franco Placidi – collaboratore di don Luigi Di Liegro, in questi giorni ammalato – letta dal figlio, sul versante dell’animazione della carità, a partire dallo storico convegno diocesano del 1974 di cui Di Liegro fu tra i promotori.

Tre ambiti pastorali attraverso i quali la Diocesi ha deciso di compiere un «esercizio spirituale di memoria», come ha sottolineato il cardinale vicario. De Donatis, che ha indicato tre parole come chiavi di lettura per questo incontro, “comunione, servizio e fiducia”, ha detto ai dipendenti del Vicariato: «Noi siamo persone in comunione che annunciano una trasformazione della propria vita, perché il Signore ci ha cambiato il cuore e ci ha messi nella dimensione della carità».

 

11 dicembre 2018