Putin: «Il mondo vicino al punto di non ritorno»

Il presidente russo ha parlato al ministero degli Esteri, denunciando «l’arroganza dei Paesi occidentali». Le condizioni di Mosca per il cessate il fuoco con Kiev

Il mondo è «inammissibilmente vicino al punto di non ritorno». A parlare è il presidente russo Valdimir Putin, intervenuto al ministero degli Esteri di Mosca. All’orizzonte, per il leader del Cremlino, c’è il rischio concreto di una «tragedia» e la causa sta nell’«egoismo e arroganza dei Paesi occidentali», che parlano della necessità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia senza considerare che essa «è in possesso di uno dei più grandi arsenali nucleari del mondo».

In particolare, Putin ha definito «un furto» il congelamento dei capitali russi in Occidente. Furto che, ha assicurato, non rimarrà impunito. Quindi ha sottolineato che se l’Europa vuole rimanere uno dei centri indipendenti di sviluppo del mondo, deve avere buone relazioni con la Russia. E Mosca è pronta.

Per quanto riguarda invece la possibilità di un cessate il fuoco con l’Ucraina, il presidente ha assicurato che la Russia è pronta a interrompere gli attacchi e ad avviare i negoziati a condizione del ritiro completo dell’Ucraina dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e del passo indietro di Kiev riguardo all’adesione alla Nato.

14 giugno 2024

 

Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.