Protezione umanitaria: «Cancellarla è un favore alla mafia»

A parlare è Alfio Nicotra (Un ponte per), nel presidio delle associazioni del Tavolo asilo contro il decreto Cutro. Il rischio: «Gettare nella clandestinità migliaia di persone»

«Cancellare la protezione umanitaria speciale a persone che rischiano la propria vita e libertà nel loro Paese è un atto indegno di un paese civile che si proclama democratico. Non è vero che – come ripete da giorni la presidente del Consiglio Giorgia Meloni- non esista una simile protezione negli altri Ppaesi dell’Unione Europea. È semmai vero il contrario». Lo afferma il co-presidente di Un ponte per Alfio Nicotra, in occasione del presidio del mondo dell’associazionismo e della solidarietà che si è svolto ieri, 18 aprile, in piazza Madonna del Loreto a Roma per protestare contro il “decreto Cutro”.

Nelle parole di Nicotra, «la cancellazione della protezione umanitaria speciale getterà nella clandestinità migliaia di esseri umani e non fermerà certamente il flusso di persone che fuggono da guerre, persecuzioni e carestie. Si supera così pericolosamente una linea rossa facendo un regalo a chi sfrutta la manodopera a nero e alle organizzazioni criminali verso le quali le persone private di protezione saranno spinte. Occorre fermare questa follia – esorta -. Sappiamo che il decreto Cutro è figlio di scelte politiche che hanno visto, negli anni passati, la criminalizzazione dei migranti da parte di governi di diverso orientamento politico. Si tratta di rompere con una linea fallimentare che ha prodotto più insicurezza per tutti e aumentato i morti in mare», conclude.

19 aprile 2023