Protesta a Torre Maura, «dalla politica lacrime di coccodrillo»

La denuncia dell’associazione Medicina solidale dopo gli scontri avvenuti per il tentativo di trasferimento di 70 rom in una struttura comunale

«Con la vicenda di Torre Maura abbiamo assistito ancora una volta al rito delle lacrime di coccodrillo da parte dei politici ed alcune istituzioni romane». A parlare è Lucia Ercoli, direttore dell’associazione Medicina Solidale, che alla politica locale rimprovera di creare la tensione poi gridare allo scandalo, «dimenticandosi che, proprio nel municipio VI, l’amministrazione M5S ha voluto fare chiudere il nostro ambulatorio di via Aspertini a Tor Bella Monaca dove, non solo vengono curate e assistite 13mila persone all’anno ma si costruisce un senso di comunità solidale e accogliente da oltre 14 anni».

L’arrivo dei bambini rom – «che noi assistiamo in tutti i nostri ambulatori di strada» – si va ad aggiungere, secondo Ercoli, a «una situazione di grave disagio di tutto il municipio che, ricordo, è quello che ha il maggiore numero di migranti e il più alto tasso di abbandono scolastico». Come se non bastasse, sul territorio di Tor Bella Monaca, osserva ancora il direttore di Medicina Solidale, «insiste la seconda piazza d’Europa per lo spaccio di droghe». Impensabile, nelle parole di Ercoli, intervenire sulle periferie «senza conoscere veramente i territori, soprattutto quello del VI municipio. Alla fine – osserva – chi paga il conto di questa superficialità sono i cittadini e soprattutto le persone più fragili ed emarginate come i bambini rom».

4 aprile 2019