Processo in Vaticano: udienza rinviata al 25 gennaio

Lo ha disposto il presidente del Tribunale Pignatone. Becciu – unico imputato presente – sulla presunta trattativa sul caso Orlandi: «Non ne so nulla»

La quinta udienza del processo in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della segreteria di Stato a Londra si è risolta questa mattina, 14 dicembre, in 10 minuti: dalle 9.50 alle 11. Unico imputato presente in aula: il cardinale Angelo Becciu. A renderlo noto è il pool di giornalisti ammessi nella Sala polifunzionale dei Musei Vaticani: il presidente del Tribunale Vaticano Giuseppe Pignatone, riferiscono i cronisti che hanno seguito l’udienza, ha stabilito un rinvio al 25 gennaio, dicendo che «sarà un’udienza di mero transito, speriamo per l’ultima volta». L’intenzione è quella di una trattazione unitaria del processo in corso, relativa a tutti e dieci gli imputati. «Durante l’udienza del 25 gennaio – ha annunciato infatti Pignatone – verrà fissata la data per le citazioni a giudizio, dopo la metà di febbraio, in modo da procedere all’unificazione dei due tronconi del procedimento e procedere alla trattazione».

All’inizio dell’udienza di oggi il presidente del Tribunale Vaticano ha detto di aver disposto la trascrizione di tutti gli atti, compreso l’interrogatorio di monsignor Perlasca, entro il 10 gennaio. «Tutti i documenti fonte di prova erano stati depositati e sono rinvenibili negli atti del giudizio», ha ricordato Gianluca Perone, Promotore di giustizia applicato, precisando che «a oggi, tuttavia, nessuno degli imputati ha chiesto di consultare le copie forensi». Entro la metà di gennaio in ogni caso l’ufficio del Promotore di giustizia ultimerà il supplemento di attività in ottemperanza a quanto disposto dal Tribunale con Ordinanza del 6 ottobre e, sulla base delle indagini effettuate e della documentazione acquisita, assumerà le conseguenti determinazioni in merito alle richieste di citazione a giudizio o di archiviazione per i capi d’accusa oggetto dell’ordinanza. A oggi, ha reso noto Perone, «uno solo degli indagati invitati a comparire ha risposto alla convocazione e si è reso disponibile a rendere l’interrogatorio».

A margine del processo, il cardinale Becciu è stato interpellato anche in merito alla presunta trattativa tra la segreteria di Stato e la Procura di Roma sul caso di Emanuela Orlandi, scomparsa nel nulla il 22 giugno 1983. «Non ne so assolutamente nulla», ha risposto, a proposito della vicenda tornata all’onore delle cronache dopo le dichiarazioni e il nuovo libro dell’ex magistrato Giancarlo Capaldo, che ha rivelato di aver conferito nel 2016 – quando Becciu era sostituto per gli Affari generali alla segreteria di Stato – con due “emissari vaticani” che si erano detti pronti a indicare il luogo della sepoltura della ragazza.

14 dicembre 2021