Pro Terra Sancta: «Stop alle sanzioni internazionali in Siria»

L’appello del portavoce Andrea Avveduto dopo il terremoto che il 6 febbraio ha devastato il Paese, insieme alla Turchia. «Ancora più difficile aiutare la popolazione»

Anche l’ong Pro Terra Sancta si unisce al coro di quanti, dopo il terremoto di lunedì 6 febbraio, stanno chiedendo lo stop alle sanzioni internazionali in Siria, che da anni rendono difficile ogni tipo di aiuto. «Chiediamo l’immediato stop dell’embargo che sta mettendo in ginocchio la popolazione siriana – è l’appello del portavoce Andrea Avveduto -. Oltre al costo della vita che è inevitabilmente diventato insostenibile, con l’aggravarsi delle condizioni aiutare la popolazione di Aleppo e dintorni colpita violentemente dal sisma è diventato ancora più difficile. Le donazioni che abbiamo raccolto in questi giorni – prosegue – ci permettono, come abbiamo fatto in questi anni, di far arrivare tempestivamente gli aiuti a coloro che necessitano di beni di prima assistenza, ma è una piccolissima goccia e non basta ad aiutare tutti».

Nelle parole di Avveduto, l’amarezza e il «dolore» per aver constatato, «in questi anni di guerra, l’indifferenza della comunità internazionale davanti al dramma di milioni di persone ulteriormente provate da questa emergenza, spesso strumentalizzata per dinamiche estranee alle vicende locali. Chiediamo che almeno per questa occasione vengano – se non fermate – almeno allentate le sanzioni che colpiscono la Siria, e non si facciano distinzioni tra gli sfollati che vivono sotto il regime di Assad e i ribelli».

Dal Nord della Siria, nei paesi ancora sotto il controllo dei ribelli, sono arrivate intanto all’ong le prime foto dei danni subiti nel centro di emergenza, accanto al convento dei francescani. «È praticamente impossibile mettersi in contatto stabile con i nostri collaboratori che nei centri di emergenza continuano ad accogliere gli sfollati provvedendo cibo e beni di prima necessità – informano -. Continuiamo a chiedere aiuti per affrontare le emergenze di questi giorni. Ogni aiuto verrà prontamente trasferito alla popolazione siriana». È possibile contribuire partecipando alla campagna di raccolta fondi per sostenere le persone colpite dal terremoto e riparare i danni provocati alle case.

8 febbraio 2023