Primo weekend di saldi

Guasco (Confcommercio Roma): «Partenza buona ma non particolarmente brillante». Diminuisce la propensione all’acquisto: dal 61,6% al 50, 7%. Si spende poco e si compra solo ciò che serve

Sabato 2 luglio sono iniziati i saldi estivi, i primi senza alcuna restrizione anti Covid dopo due anni di pandemia. Da via Ottaviano a via Cola di Rienzo, da via del Corso a via del Babuino le vetrine dei negozi si sono rivestite di cartelloni colorati che invitano all’acquisto garantendo sconti anche oltre il 50%. Ma la corsa ad accaparrarsi l’affare non c’è stata. Per tirare le somme sull’andamento delle spese dei romani «bisognerà attendere la fine della prima settimana di promozioni. La sensazione è che ci sia stata una buona partenza ma non particolarmente brillante», dice Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, che nel week end ha percorso le vie del centro cittadino per monitorare l’avvio delle promozioni a Roma. Complici il gran caldo e il lungo ponte dei santi patroni Pietro e Paolo, «in città sono rimasti pochi romani – prosegue -. Tantissimi i turisti che passeggiano per il centro ma è con il rientro dei romani dalle vacanze che si potrà avere il polso della situazione».

L’attuale fotografia sembra confermare i dati contenuti nell’indagine campionaria sui cittadini di Roma, preparata nelle scorse settimane dalla Confcommercio della Capitale. Il 50,7% dei consumatori era in attesa dei saldi estivi per acquistare articoli ai quali pensava da tempo. Il restante 49,3%, al contrario, era poco o per nulla interessato. In diminuzione la propensione all’acquisto, che nel 2019 si attestava al 61,6% contro il 50,7% del 2022. Per quel che riguarda il budget di spesa, quasi l’86% dei consumatori destinerà una somma inferiore a 300 euro e la spesa media pro-capite è stimata pari a 185 euro. Ma soprattutto, stando alla viva voce di chi sabato ha percorso le vie dello shopping cittadino, si acquista solo ciò che serve. Del resto, rimarca Guasco, «i saldi estivi sono sempre meno importanti di quelli invernali».

Angela a metà mattinata ha «sfidato» il caldo perché necessitava di un abito da cerimonia. «Ho fatto un giro nei giorni scorsi – racconta -. Avevo individuato il capo che faceva al caso mio e stamattina l’ho acquistato in saldo, a prezzo pieno non mi era possibile». Rosa, invece, mira solo i negozi di calzature sportive. Ha due figli adolescenti che «crescono a vista d’occhio. Le scarpe sono sempre un problema. Se gli sconti dovessero essere convenienti, acquisterò anche un numero più grande per i prossimi mesi». Franco vorrebbe comperare delle camicie e due paia di pantaloni ma «prima di aprire il portafoglio» intende fare un «giro di ricognizione». Flavia è «soddisfattissima» dei suoi acquisti: «Da giorni tenevo d’occhio un paio di scarpe e una borsa che mi piacevano molto – dice -. Purtroppo non potevo permettermeli ma stamattina alle 10 ero già in negozio e con gli sconti rientravo nel mio budget. I miei acquisti finiscono qui, torno davanti al ventilatore di casa».

I commercianti pongono le speranze nelle prossime settimane. «Con questo caldo ci aspettavamo un calo di presenze dei romani – afferma il titolare di un negozio di calzature in via Cola di Rienzo -. Vediamo cosa succede con il rientro al lavoro». Per il proprietario di un negozio di abbigliamento, «la partenza è stata discreta. Sono tante le cose da considerare: l’inflazione alle stelle, la crisi economica, l’incertezza per il futuro. La gente è cauta negli acquisti». In un altro negozio il titolare parla di avvio «un po’ fiacco anche per colpa degli acquisti online e degli sconti che alcuni hanno avviato molto prima dei saldi». Su questo punto si sofferma anche il direttore di Confcommercio Roma, il quale lamenta «la mancanza di controllo nelle settimane che precedono la partenza ufficiale dei saldi. Tutti iniziano quando gli pare, mentre per legge non è possibile fare promozioni il mese precedente». Nei centri commerciali, invece, «si è partiti con il “botto”», dicono le commesse di un negozio di calzature in un mega shopping center a Centocelle. Sabato sera i negozi erano pieni. «Sapere che qui c’era l’aria condizionata è stata la molla per uscire – afferma Sabrina -. La comodità sta anche nel trovare tutti gli articoli in unico posto». Poco distante, Martina mostra alle amiche i suoi acquisti. «Ho comprato un costume, un paio di scarpe e una borsa – dice -. Ora una granita e poi facciamo un altro giro».

4 luglio 2022