Prevenzione tumori ginecologici: nuovo test per l’endometrio, tutto italiano

Sono 230.000 le donne affette in Italia da queste patologie. Eseguire i controlli è fondamentale a tutte le età: per ogni fase della vita ecco gli esami da fare

Tumore della cervice uterina, dell’ovaio e del corpo dell’utero. Sono solo alcuni dei tumori ginecologici che ogni anno in Italia colpiscono oltre 17.000 donne di tutte le età. Da uno studio dell’Unità di Ginecologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico arriva un nuovo sistema per la diagnosi precoce del tumore dell’endometrio.

I tumori ginecologici riguardano oggi 230.000 donne malate in Italia e colpiscono a qualsiasi età: la differenza la fanno la prevenzione e una diagnosi tempestiva. Per questo nell’Unità di Ginecologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma abbiamo sviluppato e brevettato il sistema “REM-7 score” per la diagnosi precoce del tumore dell’endometrio che, tenendo conto di fattori come l’età, i sintomi, il numero di gravidanze, l’esposizione estrogenica, l’indice di massa corporea, il livello nel sangue di HE4 e lo spessore endometriale misurato all’ecografia, permette una diagnosi precoce del tumore dell’endometrio nel 97.4% dei casi.

Questo particolare tipo di tumore colpisce soprattutto le donne tra i 50 e i 69 anni con oltre 380.000 nuovi casi ogni anno nel mondo. Si manifesta generalmente con perdite ematiche atipiche: un sintomo decisivo che non dovrebbe mai essere sottovalutato, in quanto campanello d’allarme per questa patologia. L’introduzione di questo nuovo sistema rappresenta un’innovazione che può migliorare la diagnosi e il trattamento precoce delle donne affette da questo tipo di neoplasia.

Tra i tumori ginecologici più aggressivi vi è poi quello dell’ovaio. È stato dimostrato come i parti multipli e l’allattamento al seno riducano il rischio di sviluppare questa malattia. Nella maggior parte dei casi, i tumori dell’ovaio non si associano a una particolare predisposizione genetica. Bisogna però considerare come circa il 5-10% di questi tumori si presenta come fattore ereditario/genetico. In particolare, le donne portatrici di mutazioni a carico dei geni BRCA1 e BRCA2 hanno un rischio del 10-40% di andare incontro alla comparsa di questa neoplasia.

Il tumore dell’ovaio è silente fino alle fasi più avanzate, quando compaiono gonfiore addominale e disturbi intestinali, a volte associati a difficoltà respiratorie. Per questo tipo di neoplasia purtroppo non è attualmente disponibile un programma di screening, sebbene il ricorso a periodiche visite ginecologiche, con l’esecuzione di ecografie pelviche, possa consentire di identificare questa patologia precocemente.

Attenzione però devono prestare anche le giovani donne, tra le più a rischio per il tumore alla cervice uterina. Causa “necessaria” per lo sviluppo del tumore è contrarre un’infezione da Papillomavirus (HPV). Vi sono altri fattori che possono contribuire, tra cui il fumo, l’infezione da herpesvirus o da HIV e l’uso di estroprogestinici: ciascuno di essi gioca un ruolo più o meno importante nello sviluppo della neoplasia in base anche a particolari polimorfismi genetici. Bisogna tener conto che circa l’80% delle donne contrae un’infezione da HPV nel corso della vita, ma solo il 15% di queste sviluppa una lesione neoplastica della cervice. Infatti, nella maggior parte dei casi, le infezioni da HPV si risolvono spontaneamente. La sintomatologia di questo tumore può non apparire chiara nelle fasi iniziali, ma col passare del tempo possono comparire sanguinamenti, secrezioni vaginali maleodoranti o dolore pelvico.

Attualmente il tumore della cervice uterina è l’unica neoplasia dotata di protocolli di prevenzione primaria con programmi di vaccinazione rivolti non solo alle ragazze, ma anche ai ragazzi, allo scopo di prevenire la trasmissione dell’infezione da HPV. Per la diagnosi precoce, invece, è ben nota la diffusione del Pap-test, che viene integrato e in alcuni casi sostituito dal tampone HPV. (Roberto Angioli, direttore Ginecologia e Ostetricia, Università Campus Bio-Medico di Roma)

11 novembre 2019