Prestiti personali: le opzioni possibili

Una panoramica sulle forme più semplici di finanziamento, basate sulla fiducia che la banca o l’intermediario acquisisce in base alla capacità di restituzione del beneficiario

Continuiamo il discorso, avviato nell’ultimo articolo, sulle forme di finanziamento vedendo quali “prodotti” finanziari sono oggi maggiormente utilizzabili. Una primissima nota è giusto spenderla per specificare che prestare denaro è un’attività regolata da leggi dello Stato e vigilata dalla Banca d’Italia (per chi volesse approfondire il Testo Unico Bancario offre certamente il quadro più esauriente sulle regole in corso). L’attività creditizia può essere quindi svolta unicamente da soggetti giuridici riconosciuti, quali le banche e più genericamente gli Intermediari finanziari.

Prestarsi denaro tra amici o parenti non è vietato, ma occorre prestare attenzione alle condizioni di trasparenza circa la provenienza del denaro, quindi alla tracciabilità dei passaggi da un conto all’altro (non contante!!!), e alla restituzione (possibile!) senza interessi e senza ulteriori costi. Quando si tratta di banche, l’attività prevede anche la raccolta del denaro di terzi, privati o imprese, grazie al quale il soggetto accresce i volumi di liquidità utili a svolgere la propria azione di credito coniugata alla fornitura di servizi per la gestione del denaro con l’impegno, a volte, di una certa remunerazione da assicurare ai depositari proveniente anche dall’attività creditizia realizzata. A loro volta anche questi soggetti finanziari possono, se la liquidità corrente non basta, acquistare denaro sul mercato da altri soggetti preposti per assicurarsi la possibilità di svolgere la loro attività. Gli intermediari, pertanto, agiscono come vere e proprie aziende, gestendo, acquistando e vendendo prodotti e servizi, da cui ricavare un utile. La loro funzione essendo molto importante per l’intera comunità è soggetta a molte regole e controlli, ai quali corrispondono quindi diritti e doveri.

prestito, rate, mutuo, debito, finanza, bilancio, pagamenti Vediamo ora le quattro forme principali e più semplici di finanziamento, quelle fondate essenzialmente sulla fiducia che la banca o l’intermediario acquisisce in ordine alla capacità di restituzione del beneficiario. Lasciamo al prossimo articolo la descrizione delle altre forme più complesse dove il finanziamento è concesso a fronte di garanzie reali e di quali ruoli o figure sussidiarie possano emergere in questi casi come in altri. Innanzitutto, il prestito diretto in conto corrente (fido). La banca concede al correntista, che dispone di entrate certe o costanti di avvalersi di un importo extra oltre la propria disponibilità liquida. Solitamente, per i privati si parla di un fido massimo pari a due mensilità dello stipendio. Il fido non prevede un piano di ammortamento mensile e viene compensato dalle entrate sul conto corrente. Quando sono terminati i soldi disponibili sul conto la banca ce ne presta un po’, e il nostro saldo scende a valori negativi; lo stipendio assorbito subito dal fido ripianerà tutto o in parte il valore negativo lasciando dunque una limitata disponibilità liquida mensile che, se è insufficiente a coprire i costi mensili della famiglia, porterà ad attingere nuovamente al fido stesso con un aggravio dei costi perché in questo caso pagheremo anche il costo del denaro utilizzato. Generalmente l’interesse applicato sul fido, stabilito nel contratto con la banca, è contenuto ma è pur sempre un costo.

prestito, rate, mutuo, pagamentiIl prestito per liquidità o personale è la forma consueta di prestito regolato come abbiamo già visto da un piano di ammortamento, solitamente alla “francese”, che permette al beneficiario di ripagare il capitale che gli è stato prestato e l’importo complessivo degli interessi dovuto, secondo il tasso pattuito. I pagamenti delle rate avvengono di norma garantiti dal debitore che può dare disposizioni di pagamento automatizzato attraverso la banca o pagare, con puntualità, con bonifico bancario o bollettino postale. Il prestito al consumo o finalizzato è analogo al prestito per liquidità ma è diretto all’acquisto di un bene o di un servizio particolare, ad esempio il mobilio, l’automobile, il corso di inglese, la ristrutturazione della casa,…. Il finanziatore interviene tra noi e il “venditore”, saldando da subito il costo a quest’ultimo assumendosi il rischio di un rientro rateale dell’importo anticipato. Il prestito per cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) prevede, diversamente dalle forme descritte in precedenza, che il pagamento avvenga per il tramite del datore di lavoro, il quale trattiene le somme mensili dovute e le versa al finanziatore. Inoltre, a garanzia del prestito il lavoratore spesso vincola il proprio trattamento di fine rapporto, che resta indisponibile sino ad estinzione del prestito e, qualora si interrompa il rapporto lavorativo, il trattamento va a beneficio dell’estinzione del debito.

È una formula molto in uso tra coloro che hanno redditi molto sicuri, contratti a tempo indeterminato, e che possono avvalersi di questa forma di finanziamento attingendo al valore massimo di un quinto dello stipendio per il pagamento della rata mensile, da qui il nome del prodotto. Il debitore, una volta firmato il contratto e acquisita la liquidità, avrà per tutta la durata del piano di rientro un prelievo obbligato sul suo stipendio. Tale impegno se prolungato negli anni può costituire, a fronte di imprevisti possibili, un elemento di scarsa flessibilità per regolare il rientro. Se possibile è dunque meglio evitare una lunga durata di questi finanziamenti, anche se molte volte questi rappresentano una via di soluzione per molte situazioni di necessità; opportuno controllare anche il tasso applicato che, viste le garanzie offerte dal rientro vincolato, dovrebbe essere inferiore alle altre forme di prestito.

2 febbraio 2023