Presidenti e assistenti di Ac a convegno a Roma

Appuntamento alla Domus Mariae dal 29 al 31 ottobre. Il tema: “«Passiamo all’altra riva». Contemplare-Sperare-Prendersi cura”. Dirette online e sui social

Presidenti e assistenti unitari diocesani di Azione cattolica si ritrovano a Roma, dal 29 al 31 ottobre, per il loro Convegno, che di fatto dà inizio ai lavori del nuovo triennio associativo. L’appuntamento è alla Domus Maria, in via Aurelia 481, per una tre giorni di riflessione e confronto sul tema “«Passiamo all’altra riva». Contemplare-Sperare-Prendersi cura”. Il Convegno infatti riprende il titolo degli Orientamenti per il triennio associativo 2021-2024, posti al centro della riflessione e del confronto dei responsabili di Ac che giungeranno nella Capitale dalle diocesi di tutta Italia, insieme al percorso sinodale della Chiesa universale e di quella italiana in particolare e all’impegno a trovare nuovi modi per raccontare la bellezza dell’essere cristiani. A introdurre i lavori, il presidente nazionale di Ac Giuseppe Notarstefano, a cui sono affidate anche le conclusioni. Come relatori invece si alterneranno, tra gli altri, il vice presidente Cei Erio Castellucci, arcivescovo-abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, il segretario generale della Conferenza dei vescovi Stefano Russo, l’assistente ecclesiastico generale dell’Ac Gualtiero Sigismondi, che è vescovo di Orvieto – Todi, e il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, presidente della Commissione episcopale per il laicato. Accanto a loro ci saranno anche i giornalisti Vania De Luca (Rai) e Gioele Anni (Rsi).

In apertura del Convegno, la sera di venerdì 29 sarà dedicata a Rosario Livatino, testimone di speranza. Ne parleranno Rosy Bindi, già parlamentare, ministro e presidente della Commissione Antimafia, oggi membro del gruppo di lavoro sulla “scomunica alle mafie” presso il dicastero pontificio per il Servizio dello sviluppo umano integrale; Francesco Minisci, sostituto procuratore della Repubblica presso la Direzione distrettuale antimafia di Roma; Annachiara Valle, giornalista di “Famiglia Cristiana”. A innescare il confronto sarà il libro di Ida Abate “Il Piccolo Giudice. Fede e giustizia in Rosario Livatino”, Editrice Ave.

«Dopo i mesi più duri della pandemia, il tempo che abbiamo di fronte si apre a una fase di trasformazione della vita sociale ed ecclesiale che richiede una profonda rielaborazione culturale e sociale dei nostri stili di vita e delle prassi quotidiane, così come anche delle forme organizzative e dei meccanismi istituzionali. Com’è emerso anche dai lavori della 49ª Settimana sociale di Taranto – osservano dall’Azione cattolica -. Siamo chiamati alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile. Generativo di alleanze». E proprio la pagina del Vangelo di Marco che dà il titolo al Convegno – «Passiamo all’altra riva» (Mc 4,35-41) – «descrive mirabilmente la traversata verso un tempo nuovo, verso la realizzazione di ciò che Papa Francesco chiama “conversione ecologica globale”, “un’autentica ecologia umana”, “un’ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità”, capace di “eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente”». Una traversata da vivere «senza facili fughe in avanti, nella convinzione che il nostro oggi è un tempo che domanda di essere assunto e abitato con la consapevolezza di ciò che l’esperienza della pandemia ci ha consegnato».

Guardando al cammino dell’associazione per questo anno e, in generale, per tutto il triennio, dalla presidenza rilevano che «Contemplare, Sperare, Prendersi cura sono le parole d’ordine che accompagneranno la vita dell’Azione cattolica, ma sono anche un altro modo per dire che tutta l’Ac, con gli occhi fissi su Gesù, intende rimboccarsi le maniche e ripartire insieme al Paese; fortemente incoraggiata a vivere la propria corresponsabilità associativa al servizio della Chiesa e pienamente coinvolta nel cammino sinodale che la vede protagonista nelle Chiese locali di Italia». È proprio a livello locale infatti, nei territori, che «Ascolto, Ricerca e Proposta diventano metodo di lavoro e metodo di partecipazione al cammino sinodale, ma anche “antidoto all’autoreferenzialità, all’astrattezza e al clericalismo, perché fare sinodo è camminare insieme dietro al Signore e verso la gente, sotto la guida dello Spirito Santo”, come ci ha ricordato Papa Francesco incontrando lo scorso 30 aprile il Consiglio nazionale Ac».

Sarà possibile seguire i lavori del #convegnopresidenti e assistenti diocesani unitari anche in rete, sul nuovo sito dell’associazione, attraverso il profilo Twitter, la pagina Facebook dell’Ac e il profilo Istagram dell’Ac.

26 ottobre 2021