Presentato l’inno del centenario dei Guanelliani

“Fermarsi non si può”, di Carlo Rinaldi, il 12 novembre sarà cantato a Francesco. Già pronta la versione in inglese, a breve in spagnolo e francese

“Fermarsi non si può”, di Carlo Rinaldi, il 12 novembre sarà cantato a Francesco. Già pronta la versione in inglese, a breve quelle in spagnolo e francese

Si intitola “Fermarsi non si può” il nuovo inno guanelliano composto per i 100 anni della nascita al cielo del fondatore san Luigi Guanella da Carlo Rinaldi. Il prosismo 12 novembre sarà proposto a Papa Francesco nel corso dell’udienza privata che il pontefice concederà alla famiglia guanelliana. “We can not sop, no more” la vesione in inglese, cantata in anteprima da 250 coristi nel settembre scorso, durante la Messa Gospel conclusiva del secondo workshop “Gospel 4 Africa”, nel duomo di Como. A breve saranno proposte anche le versioni in spagnolo e in francese.

L’inno, spiega Rinaldi, è nato leggendo il libro “Un pensiero per ogni giorno”, di don Luigi Guanella. «In occasione del centenario della sua nascita al cielo – spiega – è stato bello cercare di tradurre in note questa musica, nata delle sue parole, per ricordarne la figura e l’opera». In particolare, aggiunge il compositore, che è anche direttore del coro gospel Gap di Como e vice direttore della Nazionale gospel italiana, la frase “Siamo sulla strada che da terra ci conduce al Paradiso” esprime bene «il tema del viaggio, del pellegrinaggio che è la vita, ma anche il dinamismo della carità, di quella “Chiesa in uscita” che raccomanda tanto anche Papa Francesco».

26 ottobre 2015