Presentato a Roma l’Osservatorio della vita e della natalità

L’obiettivo: monitorare il calo demografico e orientare le politiche regionali e nazionali. L’arcivescovo Paglia : «Ruolo cruciale nel promuovere una cultura favorevole alla famiglia»

Monitorare il calo demografico e orientare le politiche regionali e nazionali. Questo l’obiettivo del nuovo Osservatorio della vita e della natalità, presentato ieri, 10 febbraio, alla Casa di Cura Santa Famiglia di Roma, a margine della visita privata del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dell’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, con la partecipazione di monsignor Luigi Mistò, direttore del Fondo di assistenza sanitaria della Santa Sede.

Nel 2023 in Italia si sono registrate 379.890 nascite, è stato ricordato, con un calo del 3,4% rispetto all’anno precedente. Nel Lazio la popolazione resta stabile ma le nascite sono diminuite del 35% tra il 2007 e il 2023, mentre a Roma il calo è stato del 3,6%. Paglia ha sottolineato che la natalità «non è solo una questione demografica, ma un impegno morale per la società intera» e ha ribadito che «l’Osservatorio può svolgere un ruolo cruciale nell’individuare le necessità reali e nel promuovere una cultura favorevole alla maternità e alla famiglia».

Dopo di lui, la direttrice della struttura Donatella Possemato ha evidenziato che l’Osservatorio sarà essenziale per sensibilizzare le istituzioni e promuovere politiche pro-natalità, dato che si propone non solo di raccogliere dati, ma anche di favorire una cultura favorevole alla maternità.

11 febbraio 2025