Preseminario San Pio X: prosciolti don Martinelli e monsignor Radice

La Sala stampa vaticana ha reso noto il dispositivo della sentenza del processo per i presunti abusi, letto dal presidente del Tribunale vaticano Pignatone

Prosciolti don Gabriele Martinelli e monsignor Enrico Radice, i due imputati del processo per i presunti abusi nel Preseminario San Pio X. Al termine del processo svoltosi nell’Aula polifunzionale dei Musei Vaticani, nella quale è stato ammesso anche un pool di giornalisti, ieri, 6 ottobre, la Sala stampa vaticana ha reso noto il dispositivo della sentenza per i presunti abusi sessuali compiuti nel Preseminario San Pio X, letto dal presidente del Tribunale vaticano Giuseppe Pignatone. Gli imputati per alcuni reati sono stati assolti, per altri sono stati dichiarati non punibili, per altri infine è intervenuta la prescrizione.

Il promotore di Giustizia Roberto Zannotti nel luglio scorso aveva chiesto 8 anni di reclusione, ridotti a 4 anni, per don Gabriele Martinelli per il reato di violenza carnale aggravata, secondo l’articolo 47 del Codice penale. Richiesti altri 4 anni di reclusione, ridotti a 2, per atti di libidine aggravati, per un totale, quindi, di 6 anni di reclusione, ridotti a motivo della minore età dell’imputato. Zannotti ha delimitato il periodo punibile dal compimento dei 16 anni da parte di Martinelli il 9 agosto 2008 (quindi non dall’inizio delle violenze denunciate, dal 2007 al 2012). Secondo l’ordinamento vaticano, infatti, non è punibile chi non ha compiuto 16 anni quando ha commesso il reato. Per monsignor Radice, imputato per favoreggiamento, erano stati richiesti 4 anni di reclusione. Tale reato era stato così configurato, aveva spiegato Zannotti, dal momento che nell’ordinamento penale vaticano non è previsto il reato di concorso in violenza sessuale, per il quale indaga invece la Procura di Roma.

«In nome di Sua Santità Papa Francesco», si legge nella sentenza, don Gabriele Martinelli è stato dichiarato «non punibile, limitatamente ai fatti contestatigli fino al 9 agosto 2008, in quanto minore degli anni sedici», e assolto «dai reati a lui contestati in relazione al periodo successivo al 9 agosto 2008 per insufficienza di prove». E ancora: «Previa riqualificazione dei fatti in contestazione, limitatamente al periodo dal 9 agosto 2008 al 19 marzo 2009, quali integrativi del delitto di corruzione di minore previsto e punito dall’art. 335 c.p.», il Tribunale dichiara inoltre nei confronti di Martinelli «estinta l’azione penale per intervenuta prescrizione». Monsignor Enrico Radice, in relazione ai fatti contestati come commessi nell’ottobre 2013, è stato assolto «per intervenuta prescrizione» e, «in relazione alla contestata creazione di una lettera ad apparente firma del vescovo di Como monsignor Coletti», assolto «perché il fatto non sussiste». L’ex rettore del Preseminario, infine, è stato dichiarato dal Tribunale vaticano «non punibile, ai sensi dell’art. 215 c.p., in relazione alla contestazione avente ad oggetto le dichiarazioni rese al promotore di Giustizia il 6 settembre 2018».

7 ottobre 2021